AVETE IDEA DI QUANTI MODELLI DI CAPPELLI ESISTANO? TANTISSIMI! OGGI VE NE PARLO CON LA STRAMBERIA DI PIETRASANTA, MASSIMI ESPERTI IN MATERIA
Anni fa, passeggiando per le vie del centro di Pietrasanta, mio luogo del cuore, sono stata attirata da una piccola bottega, lunga e stretta, colma di cappelli di ogni genere uno più bello dell’altro, la Stramberia.
Amo i cappelli!
E chi mi segue sui social me li vede spesso indosso, estate e inverno.
Una passione che ho fatto mia oramai qualche anno fa: il cappello mi dona sicurezza, completa i miei look, mi protegge dal caldo e dal sole, d’inverno dal freddo e dalla pioggia, visto che io e l’ombrello non andiamo molto d’accordo… e se i capelli sono in disordine, il cappello magicamente me li contiene.
Tornando a quella giornata d’estate: mi addentro pian piano, fermandomi di continuo a contemplare le centinaia di cappelli di ogni foggia, per chi ama i cappelli un vero e proprio paese dei balocchi.
Nel laboratorio in fondo al negozio Simona e Sara stanno lavorando ad una tuba nera con fiori e veletta, commissionata per un ballo in maschera… la cosa si fa interessante.
Scopro che oltre ai modelli di cappelli in catalogo, la clientela più esigente viene da loro accontentata con copricapi su misura, soprattutto per eventi particolari, anche da personaggi famosi quale Renato Zero per l’ultimo suo tour…
Ovviamente da allora La Stramberia è diventata il mio fornitore ufficiale di cappelli, tutti lavorati a mano con materiali naturali e proposti, tra l’altro, a prezzi più che onesti.
I modelli prodotti in serie ed i continuativi sono disponibili anche online. Eccovi l’eshop: www.lastramberia.it
Due domandine ora a Simona, founder del brand la Stramberia.
Come nasce La Stramberia e perché?
La Stramberia nasce nel 2007, per una mia esigenza creativa, prima che lavorativa: dopo l’Istituto d’arte ed una breve esperienza in uno studio di architettura, ho cominciato a pensare che dovevo in qualche modo incanalare quella tendenza a inventare, ideare, mettere insieme, che mi accompagnava da sempre e che fino ai 30 anni avevo cercato di relegare in aspetti secondari della mia vita. Decidere di far diventare un lavoro quel mondo, fatto sì di idee e passione, ma anche di confusione e fermento, è stato un espediente per dare anche una direzione a me stessa.
Ho fondato il mio brand da sola, con un po’ di incoscienza ed ho scelto di realizzare cappelli, cioè accessori non banali, mai scontati, che appartengono sia al mondo maschile sia a quello femminile e che dicono molto della personalità di chi li indossa.
Piccolo dizionario per noi clienti:
Fedora, Paglietta, Gavroche (mia passione), basco, cilindro, baseball, cubano, pagoda e bombetta…
Quanti modelli esistono nel vostro shop?
Il nostro laboratorio produce moltissime forme, dai cappelli strutturati, come la Fedora, la bombetta o il cilindro, a quelli in tessuto (baseball, Gavroche, basco): tutti archetipi tradizionali, che noi reinterpretiamo con materiali e tessuti diversi, invernali o estivi.
Abbiamo poi alcuni modelli unici, come il maxi cilindro destrutturato, nato come prototipo per uno spettacolo teatrale ed entrato in produzione in pochi esemplari all’anno.
Il mondo del cappello è molto ampio ed ha alle spalle una forte tradizione, che non è molto conosciuta e che noi vorremmo contribuire a diffondere; per questo abbiamo deciso di raccontare la storia che si nasconde dietro ad ogni modello e dietro ad ogni forma: inizieremo con i social e chissà che poi non ne nasca un libro.
I cappelli in paglia dunque vengono confezionati con rafia o con panama, giusto? Qual è la differenza?
Noi realizziamo i cappelli estivi con diversi tipi di materiali naturali: la treccia Fiorentina, lavorata a mano da secoli in Toscana o le fibre di Panama, una pregiata paglia dell’Ecuador, ottenuta intrecciando a mano foglie di palma toquilla; anche la rafia è una fibra vegetale, molto morbida e adatta sia ai modelli più strutturati sia a quelli più morbidi, come ad esempio il nostro Viaggiatore.
Quali sono i materiali impiegati d’estate oltre alla paglia?
Abbiamo tutta la linea in tessuto, prevalentemente lino, cotone e seta, ma anche materiali più ricercati come il sisal, il Rascello o il lurex; anche la treccia in carta talvolta può essere un’ottima soluzione, per la sua estrema leggerezza.
Fettucce e fiori possono essere aggiunti su richiesta? Tempi di consegna?
Certo, ogni cappello può essere personalizzato e studiato in accordo con la cliente, valutando insieme non solo la fattibilità ma anche i materiali da utilizzare, i colori da abbinare e così via. I tempi vengono previsti in base alle richieste, ma in genere possiamo consegnare il cappello in pochi giorni.
Tra l’altro, proprio nell’ottica di una sempre maggiore ricerca di unicità, lanceremo a breve anche il servizio dì styling, che nasce proprio dalle tante richieste che ci arrivano sia nel negozio a Pietrasanta sia dai social: il cappello è tornato a essere un accessorio fondamentale, non da relegare alle grandi occasioni ma da utilizzare nella quotidianità. Da qui l’esigenza di mixare il copricapo con gli outfit di ogni giorno, giocando con forme, tese e materiali.
Avete appena rinnovato il negozio, verrò a trovarvi presto!
Ti aspettiamo!
Qualche ulteriore informazione su La Stramberia di Pietrasanta
Prodotti unici, artigianalità, attenzione ai materiali, creatività: “La Stramberia” è un brand fondato da Simona Maggi nel 2007, con sede in via Mazzini 9 a Pietrasanta, che, ispirandosi alla tradizione toscana ed al mondo dell’arte, sperimenta forme tradizionali, soluzioni innovative e spirito del nostro tempo.
I cappelli vengono realizzati nel laboratorio artigianale locale, con attento focus sui materiali: filati e feltri in lana di alta qualità, paglie e tessuti naturali, lavorati in Europa e tracciabili.
Un occhio al passato, uno al futuro. E tanti sogni, anche su misura su richiesta.
Alla prossima!
TUTTI I CAPPELLI DA ME INDOSSATI SONO OVVIAMENTE DI LA STRAMBERIA
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