OGGI VI PARLO DI UN BELLISSIMO PROGETTO BENEFICO A FAVORE DELLA RICERCA SUL TUMORE AL SENO: “SORRISI IN ROSA BY PINK UNION” DI HUMANITAS PER LA RICERCA
Ma prima di parlarvi di Sorrisi in Rosa vi racconto l’antefatto.
LE COINCIDENZE …
“Quando una coincidenza si presenta, chiedetevi sempre quale messaggio contiene, perché il sincrodestino ci da la possibilità di approfittare della connessione tra l’anima personale e quella universale, al fine di plasmare il nostro fato”
Deepak Chropra “Le coincidenze”
Credo da tempo nel fato e nelle coincidenze che possono modificare il nostro destino.
Il mio incontro con Luisa Morniroli, ideatrice del progetto Sorrisi in Rosa, è stato l’ennesimo segno che nella vita le coincidenze non incrociano mai la nostra strada per caso.
Ecco perché sono così felice di potervene parlare oggi.
Se mi seguite da tempo, vi ricorderete che ho scritto tempo fa dei costumi DANIG., frutto della creatività di Daniela Gazzoli, una donna che sin dal primo momento, al di là della sua creatività e del suo progetto unico, mi ha trasmesso molte emozioni, anche solo con lo sguardo, trasparente, quasi a poterle leggere nell’anima.
Daniela mi ha raccontato della sua battaglia contro il tumore al seno, vinta, e del progetto Sorrisi in Rosa.
Prima coincidenza: ha lavorato per anni in Versace, come una mia carissima amica.
LUISA, CRISTINA E SORRISI IN ROSA
Daniela mi invita nel 2019 ad un piccolo incontro conoscitivo con i medici della Breast Unit dell’Istituto Clinico Humanitas e con le fautrici del meraviglioso progetto benefico Sorrisi in Rosa, Luisa e Cristina.
Luisa Morniroli è una fotografa. Me la trovo di fronte, un sorriso contagioso ed uno sguardo vivace. Chiacchieriamo. Scopriamo che è amica d’infanzia della stessa mia cara amica.
Seconda coincidenza.
Luisa abita a Borgosesia. Anni fa si è ammalata di tumore al seno ed è stata curata nell’Istituto Clinico Humanitas.
Luisa ha reagito alla malattia con una forza incredibile, forza che lei stessa non si aspettava di avere, lei che ad ogni prelievo del sangue si sentiva male…
Il percorso terapeutico è stato pesante: chemioterapia, radioterapia, cinque anni di cure ormonali e l’induzione della menopausa.
Tutta l’equipe della Breast Unit dell’Istituto Clinico Humanitas ha fatto tanto per lei: le sono stati vicini, seguendola passo per passo con estrema attenzione.
Non l’hanno mai fatta sentite un numero, ma una paziente.
Un’amica di Luisa, sapendo come lei avesse saputo affrontare con serenità la malattia, le presenta Cristina Barberis Negra in crisi per la medesima malattia, sicura dell’aiuto che le avrebbe potuto dare.
Luisa riesce a trasmettere a Cristina tanto coraggio, raccontandole come ha vissuto questa esperienza, anche con consigli pratici, come tagliarsi i capelli ed indossare immediatamente la parrucca la mattina che si è svegliata con le ciocche sul cuscino.
Tutte queste sono informazioni e parole di conforto che un medico, seppur valido e sensibile, mai potrà trasmetterti.
La coincidenza vuole che Cristina sia una scrittrice.
Essendo Luisa e Cristina due creative complementari decidono di dare vita ad uno progetto fruibile da tutte le donne nella stessa situazione.
Presentano all’Ufficio Stampa e Comunicazione dell’Istituto Clinico Humanitas il progetto Sorrisi in Rosa e la reazione è stata immediatamente entusiastica.
LA NASCITA DI SORRISI IN ROSA
Sorrisi in Rosa è partito nell’Ottobre del 2017 (mese della prevenzione del tumore al seno), con una Mostra Fotografica d’impatto, accompagnata da un libricino di presentazione: 12 sorridenti e bellissime donne che hanno vinto la loro battaglia al seno, ritratte da Luisa e raccontate da Cristina per quello che esse sono, sogni compresi.
Ognuna di loro indossa quello che è diventato il loro trait-d’union, la bellissima sciarpa rosa disegnata da Caterina Spriano, anche lei Testimonial di Sorrisi in Rosa ed ora felicissima mamma di due gemelline.
Le sue sciarpe sono in vendita in Humanitas e metà del ricavato viene devoluto alla ricerca.
Visto il successo di questa iniziativa ad Ottobre 2018 sono stati presentati i 12 nuovi ritratti e da lì Sorrisi in Rosa non si è più fermato!
Oggi siamo arrivati alla settima edizione di Sorrisi in Rosa ed i sorrisi che accolgono i pazienti in Istituto Clinico Humanitas di Rozzano sono diventati nel frattempo 20.
SORRISI IN ROSA OGGI
La stessa iniziativa si è nel frattempo diffusa anche a Bergamo alle Cliniche Gavazzeni, nella sede Humanitas S. Pio X Milano, in Humanitas Mater Domini a Castellanza (VA), in Humanitas Granedigo (TO) ed all’Humanitas Istituto Clinico Catanese.
Ogni giorno i ritratti delle ex pazienti selezionate come testimonial per Sorrisi in Rosa per l’anno in corso accolgono tutti i pazienti, trasmettendo positività e ricordandoci che oramai dal tumore al seno si può guarire, soprattutto con uno screening preventivo regolare.
Come dice infatti il Dr Alberto Testori, Direttore Associato della Breast Unit dell’Istituto Clinico Humanitas, “Ad oggi, per tumori inferiori al centimetro, abbiamo una percentuale di sopravvivenza del 97% e le donne protagoniste del progetto Sorrisi in Rosa ne sono testimoni”.
Diventa dunque fondamentale ricordare a voi tutte che i controlli regolari dai 40 anni in su sono di estrema importanza, come pure lo è l’affidarsi ad un centro di senologia specializzato.
COSA FA PER LE PAZIENTI SORRISI IN ROSA
Oltre a raccogliere fondi per la ricerca, le donne di Sorrisi in Rosa mettono a disposizione il proprio tempo per accompagnare, anche attraverso associazioni di volontarie sul territorio, la paziente oncologica nel percorso di terapia.
Un tumore al seno mette a dura prova il nostro fisico e spesso la nostra autostima, sconvolgendo anche le nostre certezze: non solo si possono perdere tutti i capelli (disagio “superabile” con un foulard, un turbante o con una parrucca), ma anche ciglia e sopracciglia (e a questo punto non si riconosce più l’immagine riflessa allo specchio ).
Il seno porta le cicatrici dell’intervento, una violenza alla nostra femminilità, anche se fortunatamente negli ultimi anni corre in nostro soccorso il chirurgo plastico, con punti di sutura più delicati e con la ricostruzione in genere immediata dopo lo svuotamento, salvaguardando nella maggior parte dei casi l’area del capezzolo.
Le donne di Sorrisi in Rosa ci ricordano che uniti si è più forti. Ed è così anche per chi cura il tumore al seno: i migliori risultati si ottengono grazie ad un approccio multidisciplinare e personalizzato – ci racconta sempre il Dr Testori – .
Le Breast Unit, centri in cui chirurghi, oncologi, radiologi, radioterapisti, case manager, infermieri e psicologi collaborano per seguire ogni donna a 360°, svolgono proprio questa funzione e consentono di attivare percorsi capaci di ridurre la mortalità per tumore al seno del 18%.
In questi percorsi costruiti attorno alle esigenze di ogni paziente, anche gli infermieri hanno un ruolo chiave: nel DNA di ogni infermiere c’è proprio la presenza, esserci senza giudizi e pregiudizi.
Perché, testimoniano le donne di Sorrisi in Rosa, la comunicazione e il racconto della malattia sono parte importante del percorso terapeutico.
SORRISI IN ROSA 2023
Ho avuto l’onore di essere stata invitata a partecipare alla presentazione del nuovo SORRISI IN ROSA 2023 in Humanitas Rozzano. Presente tutto il personale medico della Breast Unit, la Direzione e l’Ufficio Stampa e Comunicazione.
Non per ultime Luisa, Cristina, tante volontarie da tutta Italia e le ex pazienti protagoniste dei nuovi scatti, radiose, belle come il sole.
Una mattinata che mi ha regalato tante emozioni!
IMPORTANTE ANCHE SAPERE CHE…
“Un messaggio di speranza facile come un sorriso, lì dove può fare la differenza”, come indicano i dati dello studio Cremit, il Centro per la Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione ed alla Tecnologia dell’Università Cattolica.
I risultati dello studio effettuato tra ottobre e dicembre 2022 hanno dimostrato che foto e parole sono in grado di aiutare le donne ad affrontare il percorso di cura con più speranza, tanto che le tre parole chiave con cui le oltre 400 intervistate hanno descritto l’esperienza della malattia sono state: forza, coraggio e positività.
Sorrisi in Rosa non è un’Associazione, è un progetto di Humanitas costruito ad hoc dalle pazienti per le pazienti, una rete di collaborazione continua anche con le associazioni di volontarie per potere dare un aiuto concreto a tutto tondo alle pazienti.
Sorrisi in Rosa 2023 ha il patrocinio di aBRCAdaBRA, Amiche per Mano, Europa Donna, Il Filo della Vita, LILT Milano e Bergamo, Mettiamoci le Sette, Fondazione Onda, Pink Amazon e WALCE.
Tante le iniziative sul territorio italiano per promuovere anche la prevenzione. Trovate tutte le info, le immagini delle donne di Sorrisi in Rosa, il libricino di testimonianze Sorrisi in Fiore e le info per eventuali donazioni alla ricerca su https://fondazionehumanitasricerca.it/sorrisi-in-rosa/
Il sorriso può fare il resto!
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