Se abbiamo la fortuna di avere un compagno, che si abbiano figli in casa oppure no, una salutare seratina a due ogni tanto ci vuole.
Una coppia ha bisogno dei propri spazi, i figli, soprattutto se piccoli, ci prendono tutte le attenzioni e le energie e noi genitori in quanto coppia? Ci perdiamo e poi scoppiamo!
Sono sposata da 27 anni, per tanti anni io e Rino siamo stati solo in due (se escludiamo il cane) tutto era piuttosto facile e la nostra vita è scivolata direi senza grossi intoppi.
Le occasioni per continuare a conoscerci, per confrontarci e crescere assieme, come persona e come coppia, per condividere esperienze positive e negative, per viaggiare e uscire alla sera erano moltissime.
Poi le nostre abitudini con l’arrivo in poco tempo di due figlie, seppur facili da gestire all’inizio, sono obbligatoriamente cambiate, come per tutti i genitori dopotutto. L’uscita a due una volta alla settimana è sempre stata una piacevole routine, soprattutto per parlare d’altro, per parlare di noi due…
Le figlie sono poi cresciute: figli piccoli problemi piccoli, figli grandi problemi grandi… E via con la quotidianità che porta via spazio alla coppia, ma la nostra “bolla di serenità settimanale” ha resistito.
Trovo che un matrimonio o qualsiasi rapporto a due vada coltivato. Arrendersi ai problemi è più facile del lottare per risolverli.
Questi ultimi dovrebbero essere risolti man mano che si presentano, bisognerebbe a volte lasciare da parte l’orgoglio dopo una litigata, essere propositivi nel presentare le nostre risoluzioni, capire che qualche sacrificio va fatto da entrambe le parti e, non per ultimo, che un’uscita a due È TERAPEUTICA!
Funziona meglio di qualsiasi consulente matrimoniale, ci da l’opportunità di risentirci moglie donna amica amante… e pure giovane.
Non sono una terapista, tantomeno una “mental coach” (così tanto di moda), non voletemi male, ma, proprio perché nessuno di noi è un essere perfetto, proprio perché si cambia e ci si evolve, serve dare ogni tanto una “raddrizzatina” al rapporto di coppia, lasciando da parte la pigrizia e sforzandosi di coltivare il rapporto, parlandosi, coccolandosi, mantenendo quella sana complicità che ci fa fare “squadra”.
E una bella uscita settimanale in “cheek to cheek”, davanti ad un bel bicchiere di vino, può fare miracoli.