PER ANNI HO DESIDERATO AVERE UN GATTO E 12 ANNI FA È ARRIVATO IN CASA COOKIE, UN RAGDOLL… QUANTA GIOIA CI DA TUTTI I GIORNI!
Se il mondo degli amanti degli animali potesse essere classificato, io apparterrei di certo al “partito” dei gatti.
Un po’ perché, da “leonessa” astrologicamente parlando, un po’ felina mi sento anch’io, un po’ perché per troppo poco ho goduto in gioventù della compagnia della mia gatta Milky, altezzosa ed un filino antipatica, ma a cui ho comunque voluto un gran bene.
Superati i 40 anni ho scoperto di non essere stata la sola a riscoprire il desiderio assopito a lungo di un animale da compagnia: i figli crescono, il “nido” si svuota, e noi over Anta cerchiamo la compagnia di un cane o di un gatto un po’ per completare un buchetto nel nostro cuore, un po’ perché abbiamo in maturità un maggior senso del dovere e più tempo da dedicargli.
Escludendo a priori criceti serpenti pesci ed uccellini, anni fa io ed il mio allora marito abbiamo ceduto alle insistenze delle nostre figlie adottando, per iniziare, due tartarughine d’acqua, Sguish e Splash, diventate tempo poco tanto enormi da spingerci a lasciarle libere di sguazzare in acque più vaste.
Con il primo approccio all’animale da compagnia volevamo testare il senso di responsabilità delle nostre figlie, che inevitabilmente si è esaurito tempo qualche settimana…
Ciò nonostante, tempo qualche anno, la richiesta da parte delle bimbe si è spinta sino al gatto, complice un’amica di famiglia.
LA SCELTA DI UN GATTO
Una richiesta che a quel punto ho assecondato con piacere, dopotutto tempo e spazio da regalare al micio ne avrei avuto: “benvenga, io son qui, non vedo l’ora!”
Terreno in discesa dunque per quanto mi riguarda, un po’ più impervio con il mio compagno, amante dei cani, ma talmente impegnato da non volere più prendersi giustamente la responsabilità di un animale da compagnia.
Black, il suo pastore tedesco, ci aveva lasciati anni prima … vedere il proprio cane soffrire senza potere fare molto per alleviare il suo dolore inespresso è terribile.
E un gatto comunque per lui sarebbe stata un’esperienza a rischio, avendo avuto rapporti con i felini sino ad allora rari e non idilliaci.
Ma con tre donne “battagliere” in casa si è arreso quasi subito, ci sappiamo fare…
Unica richiesta: che sia maschio e così è stato!
Tanti i gatti bisognosi di casa, sempre troppi, ma la scelta, per mille e più motivi, è stata dirottata su un gatto di razza, un Ragdoll, notoriamente estremamente giocherellone, docile ed affettuoso, dunque la certezza di nessun graffio o morso alle figlie e quanto di più simile al cane per accontentare il “papà”.
IL GATTO RAGDOLL
Il Ragdoll è una razza di gatto di selezione nordamericana con gli occhi azzurri e un manto folto e setoso con un ampio collare. Gli occhi sono blu cielo, il musetto è squadrato. È un animale muscoloso e di grandi dimensioni, Cookie pesa infatti 7 kg mentre suo padre ne pesava 10.
Assomiglia come struttura al Maine Coon, ma può presentarsi bicolor, tigrato o con ilmusetto a mascherina, tipico dei gatti birmani.
I primi cuccioli di Ragdoll sono nati negli anni ’60 negli Stati Uniti, raggiungendo presto l’Inghilterra e solo negli anni ’90 l’Italia.
Il nome ragdoll (bambola di pezza) attribuito a questo docile incrocio tra birmano e persiano deriva appunto dal comportamento unico di questo gatto, talmente rilassato quando preso tra le braccia da lasciarsi andare a pancia in su.
I gatti ragdoll sono conosciuti come “gatti somiglianti a cani” proprio per la tendenza a seguire le persone nell’ambiente, l’essere a proprio agio quando vengono manipolati fisicamente e la loro relativa mancanza di aggressività verso altri animali domestici, cani compresi. A quanto pare possono anche essere addestrati per riportare oggetti.
In Italia esiste l’Associazione Ragdoll Italia, fondata dall’Allevamento Deep Blue Eyes, uno dei più seri. Sul sito anche numerosi interessanti approfondimenti sulla razza, come la leggenda messa in circolazione dalla sua prima allevatrice.
GATTILI A CUI RIVOLGERSI
Sono consapevole del fatto che prendere un gatto di razza possa essere stata una scelta egoistica, mossa più che altro da spirito “pratico” che caritatevole, ma non mi pento di avere scelto Cookie, ci regala momenti di gioia assoluta, a volte talmente buffo…
Ma per chi desiderasse scegliere un trovatello, qui un elenco di Associazioni e Onlus a cui rivolgersi, ma qualunque città ospita iniziative individuali e tanti gattili, basta cercare su Google Associazioni Gatti, qui quelle di Milano.
- Mondo Gatto Onlus
- Arca Onlus
- ENPA
- Associazione S.O.S. Gatti Odv
- Save the Dogs e altri animali
- OIPA Italia – Organizzazione Internazionale Protezione Animali
Alcune di queste associazioni operano anche in aiuto dei cani e promuovono l’adozione a distanza.
Vi ricordo a tal proposito che in alcune regioni del Sud Italia, come in Sicilia, il lavoro dei volontari è più intenso, visto il gran numero di abbandoni e maltrattamenti che subiscono cani e gatti quotidianamente.
L’Associazione Oasi di Ohana in Sicilia è molto efficiente ed attiva.
LA NOSTRA ESPERIENZA CON COOKIE
Cookie, il nostro peluche tigrato dagli occhi blu, ci ha rubato il cuore sin da subito: entrato in casa si è ambientato sin da subito, sporcando nella lettiera e facendosi le unghie unicamente sul grattino.
Tanto docile da farsi tagliare le unghie e spazzolare a pancia in sù, ronfando come sempre.
Ci riempie sempre di baci e carezze, ci aspetta sempre davanti alla porta, si fa capire con i suoi gorgheggi, quasi sembra voglia parlarci, ci segue ovunque: è il gatto più cane che io abbia mai avuto.
Non teme alcun visitatore in casa, probabilmente ladri compresi, anzi, accoglie chiunque con miagolii e strusciamenti, piazzandosi poi a pancia in sù per farsi carezzare.
Se preso in braccio a chiunque elargisce coccole e carezze, adora partecipare alla vita casalinga di tutte noi, piazzandosi sui libri delle figlie o entrando nella scatola degli attrezzi.
Decisamente simpatico, un po’ ruffiano a volte come tutti i gatti, alla sera corre per casa giocando a nascondino, ancora ora a 12 anni.
È comunque un gatto sensibile, che si intristisce se lasciato solo a lungo.
Durante il lock down il suo attaccamento nei nostri confronti si è amplificato, addolcendo il momento difficile.
Con le ragazze ormai spesso fuori casa, sono diventata la sua mamma e l’affetto incondizionato che mi dona generosamente tutti i giorni, la sua pazienza e la sua simpatia mi riempiono le giornate.
Si arriva a volere bene al proprio animale domestico quasi quanto a un figlio, non avrei mai detto, ed ho terrore del momento in cui Cookie ci lascerà.
Cookie mi ha resa purtroppo nel frattempo allergica e asmatica e so, nonostante il percorso vaccinale che sto seguendo, che probabilmente questo sarà l’ultimo gatto che potrò permettermi di avere accanto per tutta la vita, dunque godo della sua presenza più che posso.
CONCLUDENDO…
Per chi di voi non ha mai avuto amici pelosi in casa: che sia un animale di razza e di allevamento (anche loro hanno bisogno di essere adottati) o un animale salvato dalla strada, la vostra vita cambierà sicuramente in meglio, perché un gatto o un cane ci regaleranno sempre un affetto incondizionato di certo in maggior misura rispetto a certi umani.
Sì, bisogna rivoluzionare un pochino le proprie abitudini, organizzarsi a dovere per le vacanze e gli spostamenti, ma che gioia averli accanto.
Ed io mi dico: meno male che ci sei tu, Cookie!