Uno dei fastidi più comuni del periodo antecedente la menopausa è la scalmana notturna, detta anche caldana: una doccia fredda su tutto il tronco sino all’ombelico, preceduta da una vampata.
La scalmana può coglierti di notte, obbligandoti ad alzarti per rinfrescarsi e per un cambio, ma anche durante il giorno… e se si è in presenza di altre persone impossibile non provare disagio.
Anche se quest’effetto collaterale del periodo perimenopausale è da considerarsi uno dei più fastidiosi (6 donne su 10 ne soffrono), è oramai allo stesso tempo, grazie ai progressi della medicina, uno dei più facili da eliminare.
Ricordatevi comunque che le scalmane, dovute unicamente al crollo degli estrogeni in questa fase di passaggio, scompaiono del tutto una volta entrate in menopausa conclamata.
COSA FARE APPENA IL CICLO DIVENTA IRREGOLARE
Non vi parlo qui oggi di menopausa e di scalmane dal punto di vista clinico, non essendo un medico, ma basandomi sulle mie esperienze.
Prima di tutto, come già vi ho fatto presente varie volte, la prima cosa da fare una volta avvertiti i primi disturbi è quella di rivolgersi ad un buon endocrinologo/ginecologo o ad un centro per la menopausa.
Il medico vi prescriverà diverse analisi del sangue mirate, onde stabilire se siete già in menopausa conclamata o se il processo, che in genere può durare da pochi mesi a 4 anni, è ancora in atto.
I dosaggi ormonali (FSH) orientano il medico verso la cura giusta. Necessaria anche un’ecografia, dalla quale risulterà se le vostre ovaie stanno andando in pensione. Spesso, in attesa di entrare definitivamente in menopausa, vi viene prescritta la pillola anticoncezionale, che stabilizza gli scompensi ormonali e regolarizza ancora per un po’ il ciclo.
Tenete presente che le nostre ovaie hanno a disposizione nella loro vita un certo numero di ovuli da produrre, come se fossero le cartucce in canna: più ne produciamo nella nostra vita e prima inizia il menarca, prima si entra in menopausa.
Dopo varie terapie consigliatemi dal mio ginecologo e dal mio endocrinologo di qualche tempo fa, sono approdata nello studio della Drssa Rossella Nappi, Primario dell’Unità di Ginecologia e Endocrinologia, nonché Direttrice del Centro della Menopausa dell’Ospedale San Matteo di Pavia. Eccovi il LINK della sua intervista. La Drssa Nappi è riuscita a trovare una Terapia Ormonale Sostitutiva ad hoc per me, senza mettere a rischio la salute del mio seno, dove da tempo hanno trovato casa due noduli, sotto continuo monitoraggio.
SCALMANE: RIMEDI FACILI
Non essendo un medico vi posso parlare solo di rimedi contro le scalmane mediante l’utilizzo di integratori da banco.
Io ho risolto le scalmane velocemente in maniera del tutto naturale, con 30 gocce al mattino ed alla sera di Tintura Madre di Salvia, reperibile in tutte le farmacia fornite di e prodotti fitoterapici ed omeopatici.
Ottimo anche Ormodal 1, che contiene salvia e luppolo per le scalmane, vitamina D3 per le nostre ossa, rodiola, pianta adattogena, per controllare lo stress. Consigliatomi dalla mia farmacia di fiducia, come pure Profem Plus.
Profem Plus contiene trifoglio pratense, altra cura efficace contro le scalmane, soia OGM free, agnocasto per contrastare dolore al seno, fermenti lattici e griffonia, ottima per mantenere un buon tono dell’umore alimentando la produzione di serotonina.
Sul tema della soia, contenente fitoestrogeni, continuano a dibattersi i ginecologi e gli oncologi. A oggi non è chiaro se il consumo eccessivo di soia possa influire sull’insorgenza di determinate patologie.
Il Menoflavon, più conosciuto, contiene solo trifoglio rosso, utile in caso di scalmane.
ANNESSI E CONNESSI DELLE SCALMANE
La convivenza con chi soffre di scalmane non è facile, soprattutto perché raramente un uomo può capire in maniera empatica cosa ci disturba, e questo non sintonizzarsi con noi può essere motivo di litigio. Interessante sul tema il mio articolo (LINK).
Nel contempo in genere i nostri compagni sono diventati con l’avanzare dell’età freddolosi, dunque decidere quando passare dal piumino invernale al copriletto può compromettere la serenità familiare, ma sono sicura che riusciate a sfoderare tutto il vostro charme per evitare una lotta all’ultimo sangue. Una volta passate al copriletto tutto è più semplice, ovviamente: i nostri arti sono finalmente liberi di sgambettare mentre prendete sonno, come solo la mitica Sandra Mondaini in “Casa Vianello” sapeva fare, l’acqua sempre a portata di mano e magari una bella tisana di Tiglio o Melissa prima di addormentarvi.
Per quanto mi riguarda mi sono accorta che le vampate mi colgono tutt’ora di notte oramai SOLO se ho bevuto alcolici per cena, se ho mangiato pesante e se ho usato troppe apparecchiature elettroniche prima di addormentarmi: il sonno agitato amplifica il disagio notturno e la fase REM salta a gambe tese!
In genere, comunque, chi conduce uno stile di vita sano con attività fisica regolare non soffre i disagi delle scalmane, del sonno agitato e dell’incremento del peso. Non è mai troppo tardi dunque per cambiare rotta, iniziando ora con una maggiore attenzione verso il nostro benessere psicofisico.
Forse vi sarà utile sapere che ho imparato, quando soffrivo di vampate e scalmane, a vestirmi “a cipolla” (LINK di un articoletto divertente). Un ottimo “escamotage”, visto che la percezione del calore in questa fase della nostra vita è tutta sballata sempre per via dello scombussolamento ormonale, dunque meglio adattarsi.
Ottima idea anche quella di portare sempre in borsa una maglietta di ricambio ed un deodorante: in caso di scalmane in luoghi pubblici l’unica cosa che può farci stare meglio è una rinfrescata in una toilette.
Ora che non ne soffro più devo ammettere che sono comunque più calorosa di un tempo.
E pensare che io ero terribilmente freddolosa, la classica piedi freddi cuore caldo…
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