Sei stagioni e due film…
… per scoprire ora che la forte amicizia sullo schermo tra Carrie (Sarah Jessica Parker), Charlotte (Kristin David), Miranda (Cynthia Nixon) e Samantha (Kim Cattrall) pare sia stata solo una fiction. Anni in cui milioni di telespettatrici da tutto il mondo hanno desiderato recarsi al Village di New York per assaporare l’atmosfera leggera ed inebriante che si respira nella serie, io per prima…
… e leggendo quanto segue mi darete ragione.
A quanto pare le tensioni sono iniziate quando Sarah Jessica Parker si è resa conto che il suo personaggio, voce fuori campo e destinata ad essere la protagonista principale, è stato oscurato dalla simpaticissima ed esplosiva Samantha.
I rapporti sul set si sono inevitabilmente raffreddati e, fuori dal set, Kim viene ignorata dalle altre tre. Addirittura per il primo sequel Sarah Jessica Parker ha affittato una villa solo per lei, Cynthia e Kristin, escludendo volutamente Kim.
Nel 2016, forte della richiesta del pubblico, la produzione porta avanti il progetto del terzo episodio. “Uno script – a detta di Sarah Jessica Parker – divertente e commovente con alla base una storia forte”.
Kim dice di no e qui si scatena l’inferno.
Da una parte la Warner Bros accusa la Cattrall di avere richiesto, in cambio della sua partecipazione, non soltanto un compenso stellare ma la produzione di altri film che lei stessa aveva in cantiere.
SJP si dice dispiaciuta della decisione di Kim e l’accusa di divismo.
All’inizio di quest’anno viene a mancare prematuramente il fratello di Kim che ne da notizia su Instagram.
Sarah Jessica Parker le porge immediatamente nei commenti le condoglianze, facendosi voce di tutte le ex colleghe. La risposta immediata di Kim non lascia spazio a fraintendimenti: “Non ho bisogno del tuo amore e del tuo sostegno in questo tragico momento, Sarah Jessica Parker. Mia madre mi ha chiesto oggi ‘Quando quell’ipocrita di SJP ti lascerà sola?’ I tuoi continui approcci sono un ricordo doloroso di quanto tu sia stata crudele allora ed ora. Te lo dico MOLTO chiaramente (se non lo sono stata sino ad ora): tu non sei la mia famiglia. Tu non sei mia amica. Sono quindi qui a scriverti per dirti per un’ultima volta di smettere di sfruttare la nostra tragedia per ripristinare il tuo stato di “bella” persona”.
Ed ecco che Kim viene intervistata da Piers Morgan per il programma televisivo Life Stories e gli rivela particolari inediti della controversia:
“Non ho intenzione di reinterpretare Samantha. Non ho mai chiesto denaro più del dovuto, non mi sono mai atteggiata a diva, nessun rimpianto. E’ assolutamente ridicolo: Non ho detto no per soldi ma per chiudere un capitolo della mia vita ed aprirne un altro. Con le coprotagoniste siamo state colleghe ed è un buon modo per avere una relazione, ma mai amiche. Il nostro unico momento di incontro era il set ed ora è finita. Non so quale sia il problema di SJP. Non vedo più le ragazze da tempo.”
Una cosa è certa: per chi di voi abbia seguito la serie e conosca il personaggio di Samantha, interpretarlo a 61 anni sarebbe una forzatura. Come darle dunque torto?