C’È CHI NELLA PROPRIA BORSA PORTA IL MINIMO INDISPENSABILE, CHI CI PORTA CASA… OGGI ARGOMENTO INTRIGANTE
Nel misterioso mondo di noi donne, tanto si può capire guardando il contenuto della nostra borsa
Conosco donne con borse stracolme di tutto quello che reputano indispensabile “giusto nel caso in cui…“; altre organizzatissime con bustine specifiche per make-up, accessori per cellulare, primo soccorso, documenti; altre che non reputano necessario caricarsi del superfluo, dunque chiavi, occhiali, portafoglio, fazzoletto e rossetto.
Già la differenza abissale tra questi stereotipi di donne riesce a farci intravedere il tipo di persona che si cela dietro alla borsa, con il suo disordine o, al contrario, con il suo pragmatismo e le sue routine ben calibrate.
Fa sorridere il grosso interrogativo della maggior parte degli uomini quando prendono in mano le nostre pesantissime borse: “perché voi donne portate con voi borse piene come valigie, dalle quali siete capaci di estrarre materiali di ogni sorta, quasi fosse la borsa di Mary Poppins (o di Eta Beta…)?”.
Borse diventate custodi di tanti segreti e di veri e propri kit di sopravvivenza, borse mai sufficientemente grandi, dentro le quali racchiudiamo inconsapevolmente traccia del nostro carattere e delle nostre abitudini.
Eppure agli uomini, se non dotati di borsello (a mio avviso l’antitesi della virilità), fa molto comodo chiederci di alloggiare nella nostra meravigliosa borsa anche il loro portafogli, i loro occhiali, le sigarette, l’accendino ed a volte pure il cellulare, dunque benvengano le borse grandi e capienti.
Ad approfondire l’argomento DIMMI COSA METTI NELLA TUA BORSA E TI DIRÒ CHI SEI ci ha pensato una fotografa, Sarah Benton.
SARAH BENTON – “IN HER HANDBAG”
La fotografa americana Sarah Benton ha sviluppato 8 anni fa un progetto interessante: convinta che il contenuto della borsetta di una donna possa svelarne la personalità, ha scelto 19 donne totalmente diverse l’una dall’altra per fotografarne il contenuto (il 20esimo scatto è della borsa della fotografa stessa).
Il risultato è stato talmente interessante da dare vita alla mostra fotografica IN HER HANDBAG, attirando l’attenzione della stampa di tutto il mondo e riscuotendo parecchio successo.
Pescando tra le borse delle sue disponibilissime “cavie” ha scoperto oggetti diversi e talvolta insoliti, dai quali la fotografa stessa ha preso spunto per arricchire il contenuto della propria borsa.
Potete trovare tutti gli scatti di Sarah Benton sul suo sito, Boredpanda.
“Ho l’impressione che gli oggetti che una donna porta con sé possano descriverla accuratamente, dire molto su di lei e su ciò che considera più importante e prezioso. Sono stata onorata di avere avuto accesso alle borse delle donne, a cui i bambini non sono autorizzati ad avvicinarsi e dalle quali i mariti si tengono alla larga. Ho voluto concludere il mio viaggio fotografando anche la mia borsa e la cosa buffa è che, dopo avere curiosato in quella delle altre, ho sentito la forte esigenza di acquistare alcune cose da aggiungere, che sono diventate indispensabili anche per me – Sarah Benton.”
COSA METTO NELLA MIA BORSA
Di norma porto con me sempre:
Portafogli, fazzoletti, occhiali da sole, occhiali da lettura, cellulare, batteria di riserva, cuffie, chiavi casa, chiavi auto, limetta, rossetto, pettine in legno, mascara, matita, correttore illuminante, fermacapelli, profumo piccolo, telecomando, biglietti da visita, penna, salviette da toilette, salvaslips, crema mani, burro cacao, specchietto, gomme da masticare, cerotti, collirio, Ventolin.
Dall’inizio dell’epidemia non manca mai il gel disinfettante.
Nessun segreto, una borsa normale, ma a quanto vedete già stracolma di “non si sa mai”…
Il bello è che sono tornate di moda le borse over, prevalentemente di forma squadrata, grande novità.
Mi piacciono molto quelle di Eledor.
Attenzione a come le indossate però, soprattutto sul lungo periodo: “a bandolera”, con l’apposita tracolla gravano decisamente meno sulle spalle.
COS’ALTRO SI PUÒ METTERE IN BORSA?
Il contenuto di molte borsette può sorprendere chi le apre.
Tante le donne che portano con sé: chiavetta elettronica, deodorante, slip di riserva, collants di riserva, spina e cavo per cellulare, tablet, kit lenti a contatto, frutta secca, crackers, merendine, assorbenti, cappellino, ombrellino pieghevole, caramelle, kit spazzolino e dentifricio, forcine, borsettina da spesa, libro, iPad, sigarette o sigaretta elettronica, luce per selfies, accendino, macchina fotografica, rullini per l’analogica, portacenere da borsetta e un taccuino.
Per le più prudenti medicinali di ogni sorta, soprattutto se hanno figli o nipotini, per non parlare del kit da cucito e del necessario per il cambio del pannolino del pupo, con annessi ciuccio, giochini, bavaglio e biberon.
Se si prevede di non rientrare a casa dopo al lavoro, utile anche una pochette.
Mia First Venezia ha studiato una bella borsa per le donne che lavorano, la MIA CITY, più femminile della solita ventiquattrore, perfetta anche per contenere un PC 17″, a cui è stata abbinata la pochette MIA PICCOLA
L’ORGANIZAZZIONE IN UNA BORSA
Utilissime le piccole pochette, in modo da potere rintracciare sempre in qualsiasi momento all’interno della propria borsa quanto ci serve: piccoli oggetti come medicine e prodotti beauty smetteranno in questo modo di infilarsi in angoli irraggiungibili e con una borsa ben organizzata si risparmiano i momenti di stress, soprattutto quando si va di fretta.
Di Tintamar le sacche portaoggetti intelligenti a prova di disordinata, dei veri e propri “organizer”: eccovi il LINK del loro ecommerce.
C’è da dire, però che oramai le borse sono sempre più concepite in modo da andare incontro alla richiesta di praticità della donna d’oggi, sempre di corsa contro il tempo tra casa, famiglia e lavoro: taschine interne aperte e con zip, bustina di cortesia, gancetto per le chiavi, tasche esterne porta documenti… ce ne sono oramai in commercio per tutti i gusti e tutte le esigenze, anche e soprattutto tra il Made in Italy.
Ma se siete disordinate può essere consolatorio sapere che il disordine è segno di creatività e di vita avventurosa, mentre l’ordine metodico è indice di una perdita di tempo inutile nel pianificare tutto della propria vita (ed a volte quella degli altri…).
… E QUINDI?
Qualunque sia la sua forma, per noi donne la borsa è una vera e propria coperta di Linus, un’amica in grado di darci la serenità necessaria ad affrontare giornate sempre piene di impegni, come pure di tanti imprevisti.
Io stessa amo le borse grandi: dentro ci porto il mio universo, con grande gioia della mia fisioterapista… Invidio chi porta con sé, dentro una piccola e stilosissima borsettina, giusto l’indispensabile.
Ma la sera la “solfa” cambia: se voglio sfoggiare le mie pochette, devo per forza selezionare solo l’indispensabile, travasare il contenuto del portafogli in una bustina e finalmente godermi la serata senza pensare a tutti i se…
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