Un lavoro non facile quello di una blogger overanta: la selezione dei capi che fanno per noi per la prossima stagione è sempre lunga ed impegnativa.
Nonostante l’apparizione alle sfilate settembrine di New York e Londra di qualche modella curvy e di qualcun’altra grey, la tendenza a destrutturare, eccedere con i volumi e stupire sempre di più lo spettatore con look decisamente eccentrici e comunque poco adatti alla donna che ha superato i quarantanni (e molto spesso poco pratici), mi ha fatto ancora una volta riflettere.
Come posso proporre alle mie lettrici over50 un look che riesce addirittura ad imbruttire una delle mie top model preferite (ad esclusione delle mie figlie ovviamente…) come la Vittoria Ceretti, la reincarnazione a mio avviso della strepitosa Virna Lisi?
Ovviamente mi riferisco al cappotto maschile oversized di Fendi…
E questo è solo un esempio: la super top model Gigi Hadid come la preferite vestita e agghindata?
Non mi dite in Prada!!!! E meno male che sotto a questi capi spalla sovrastrutturati ci sono dei corpi da Barbie…
Questo per farvi capire prima di tutto che non tutto quello che sfila e che costa obbligatoriamente ci rende più attraenti.
Ecco perché due volte all’anno mi ritrovo ad analizzare con il lanternino migliaia di proposte tra quelle presentate in passerella o nei lookbook delle marche più prestigiose, non fermandomi solo a quello che sono le novità, ma, all’interno del calderone, recependo unicamente le tendenze più adatte a noi cinquantenni ed estrapolando i modelli evergreen, capaci di farci sentire a nostro agio per più stagioni.
E questo lavoro diventa sempre più difficile, come vi ho detto, visto che marche che io ho sempre seguito con passione hanno deciso di cambiare rotta, convertendosi allo street style o stupendo con collezioni che di femminile hanno poco.
Perché se da un lato la scelta di materiali preziosi e la lavorazione certosina, soprattutto tra le case di moda italiane, permangono, la contrapposizione di stili, gli abbinamenti e gli accessori volutamente teatrali rendono molte proposte ai nostri occhi immettibili. Indubbiamente uno stilista è prima di tutto un creativo, un artista, ma che fine ha fatto il lavoro di esaltazione del bello che motivava i nostri acquisti più folli?
A questo punto mi ricredo sul duo Dolce e Gabbana che, nonostante la loro recente caduta di stile sui social con lo scandalo cinese (costato loro la perdita di quasi un terzo del fatturato) restano comunque coerenti nell’esaltare la femminilità della donna italiana, anche tra orpelli e stravaganze.
Entrando in alcune delle boutiques del quadrilatero milanese scopro comunque tante altre proposte meno eclatanti e più mettibili, ma quante adatte unicamente alla clientela molto giovane! E qui mi ritrovo a ripensare all’articoletto uscito a inizio mese: un raffronto con la collega Rita Palazzi di NotOnlyTwenty sul lento processo di inclusione di noi “diversamente giovani” sulle passerelle italiane (LINK).
Ma il mio lavoro deve continuare e, tra una delusione e l’altra, sono riuscita anche questa volta a estrapolare quanto di nuovo possa essere di nostro gusto e soprattutto possa farci sentire ancora una donna nel pieno della sua femminilità e non un sacco di patate!
Per scoprirlo restate sintonizzate: a Milano inizia oggi la settimana della moda ed ho deciso di festeggiarla con ben due articoli di prossimissima uscita sulle proposte, di tendenza e non, che fanno veramente per noi.
Come sempre dico, ciò non significa che vi invito ad acquistare solo dai marchi più inaccessibili, ma sono loro, volenti o nolenti, a dettar legge ispirando i più piccoli.
Infatti, se da un lato resto oggi delusa da alcuni, visto che da ultra 50enne proprio tutto non posso indossare, dall’altro scopro ogni giorno nuovi nomi, piccoli marchi del Made in Italy, che portano avanti con orgoglio la sartorialità italiana. E pian piano ve li farò conoscere… work on progress!
Un’anticipazione su quanto potrà piacervi?
I colori di moda per questo autunno inverno saranno avvolgenti, caldi, delle nuances morbide che, a memoria, non ho trovato così in sincrono tra di loro da anni! (LINK di un articoletto interessante sulle scale cromatiche di Pantone).
Perché comunque la moda non si ferma mai (anzi, pesca spesso dal passato guardando al futuro) e, tra una virata ed una strambata, c’è chi va e chi torna ad entusiasmarci… ed io sono qui per questo.