Carissime amiche, solitamente tendo a scrivere di problematiche legate alla nostra età e a come cerco di risolverle. Esperienze, dunque, personali.
Ora, invece, riporto l’intervista fatta qualche settimana fa al Dr Antonio Stamegna, endocrinologo romano presente anche su Milano, Docente di Endocrinologia Estetica, che, con grande disponibilità e gentilezza, ha accettato di rispondere ad alcune domande sulla “temuta” menopausa, usando argomentazioni chiare e rassicuranti! Credetemi: vale la pena leggerlo con attenzione e, soprattutto, fare tesoro dei suoi consigli! Ne sono rimasta affascinata!
Quali cibi o sostanze è meglio evitare o limitare nel periodo della pre-menopausa?
Non esistono indicazioni alimentari specifiche per la pre-menopausa. La differenza con le fasi precedenti della vita di una donna è che da ora in poi sarà più difficile perdere peso perché il metabolismo potrà risentire della ridotta funzione di alcune ghiandole tra cui la tiroide. Attenzione, dunque, a non eccedere con i carboidrati, soprattutto alla sera.
Aiutano davvero gli integratori? E se sì, quali?
Il periodo della menopausa e quello immediatamente precedente risentono positivamente dell’utilizzo di alcuni integratori specifici per questa fase: l’assunzione, ad esempio, di dioscorea villosa e fitoestrogeni del trifoglio rosso può ritardare la comparsa della menopausa e ridurre sensibilmente i fastidiosi sintomi correlati. Si tratta di quello che ormai da anni è conosciuta come terapia sostitutiva con ormoni bioidentici. Nei casi di lievi disturbi del sonno può essere utile l’associazione di melatonina alla dose di non più di 1 grammo associata alla griffonia, precursore naturale della serotonina.
Ad alcune donne capita, a causa dei cambiamenti ormonali della menopausa, di perdere i capelli o di assistere a fenomeni di irsutismo. Si può curare? Come?
La riduzione della produzione di estrogeni ovarici con l’avvento della menopausa provoca un iperandrogenismo relativo perché le ovaie continuano a produrre androgeni. Questa produzione, se da un lato è maggiormente protettiva nei confronti dell’osteoporosi, dell’aumento dei grassi nel sangue e dell’aging in genere, può provocare alcuni fastidiosi inestetismi come la diradazione dei capelli e un aumento più o meno marcato di peluria al viso e agli arti. Ovviamente è possibile intervenire con integratori o programmi specifici.
L’aspetto psicologico legato all’indubbio cambiamento è importante. Come si affrontano depressioni e disagi?
Cercando di limitare quanto più possibile la trasformazione corporea iniziando già da prima a tenere cura del proprio corpo con un’alimentazione corretta e tanto movimento.
Tenere sotto controllo il peso affinché non aumenti è importante. C’è un momento di stabilizzazione o si deve proseguire ad interim con un’alimentazione controllata?
La domanda contiene in sé il timore di dover entrare in una dieta perenne quando proprio in età più avanzata aumenta forse il tempo a disposizione per godersi serate in compagnia dove è certamente piacevole godersi del buon cibo e del buon vino, magari giocando a carte. Ovvio che se queste serate sono quotidiane allora diventa un problema ed è necessario trattenersi. In genere consiglio di godersi una buona cena senza troppe restrizioni (il problema vero sono i dolci e i gelati dopo cena) una volta a settimana ma di seguire un regime accorto gli altri giorni.
Il calo della libido è legato ad un periodo e destinato ad una risoluzione naturale?
Il calo della libido può iniziare ben prima della menopausa o non iniziare affatto. Dipende dall’affinità/complicità/affettività della coppia. Cose che non hanno età. Utilizzare estrogeni naturali o sintetici aiuta a mantenere un buon trofismo vaginale. Anche il testosterone può essere utile nelle donne.
Quali esami medici è meglio eseguire annualmente a scopo preventivo?
Una routine metabolica indicata dal proprio curante è sufficiente per valutare il rischio di dislipidemia e ipertensione. Il resto dipende dalla condizione patologica o di rischio patologico della donna (mammografie, MOC, ECG, ecc…).
E’ ancora possibile praticare ogni sport, anche quelli piuttosto estremi (ad es.: maratona o gran fondo in bicicletta)?
Se erano già praticati è possibile perché di certo si manterrà un allenamento mirato e personalizzato. Il mio consiglio per chi non fosse avvezzo allo sport è di fare lunghe camminate a passo veloce, iscriversi a scuole di ballo, importanti anche per socializzare e, sempre utile la piscina.
Dott. Antonio Stamegna
Specialista in Endocrinologia e Metabolismo
Docente di Endocrinologia estetica
www.antoniostamegna.it