Se state pianificando, fortunelle, una fuga alle Maldive a breve, eccovi raccontata la mia esperienza.
Le ho sognate per 25 anni e proprio per il 25esimo di matrimonio il sogno è diventato realtà.
Abbiamo scelto una struttura fantastica, nell’atollo di Ari Sud, il Diamonds Thudufushi, rivenduto in Italia da Francorosso, ma anche da Expedia ed altri Tour Operators on line.
Si raggiunge con un piccolo idrovolante, un’esperienza emozionante, un assaggio dall’alto di questo arcipelago unico nel suo genere.
Si può soggiornare sia nei Beach Bungalow che nelle Watervillas, una settantina in tutto.
PRO E CONTRO DELLE DUE SOLUZIONI
Dai Beach Bungalow standard e dalle Junior Suite si entra in mare quando si vuole, attraversando la lingua di spiaggia attrezzata: snorkeling a tutte le ore, con immancabile visita tutte le mattine al corallo-nursery davanti a noi. Inutile portare le scarpe (la sabbia tra l’altro non scotta mai).
Abbiamo scelto due beach bungalow adiacenti, essendo partiti con le ragazze. Disponibili anche 16 Junior Suite. Le stanze sono tutte rinnovate e molto comode (vi consiglio di sceglierne una distante dal corpo principale: la spiaggia è più profonda e la privacy è garantita).
Seconda luna di miele e comunque necessità di maggiore privacy? Potete scegliere tra 14 Water Villas, 7 Jacuzzi Watervillas e 2 Watervillas con due camere, naturalmente più care. Il pontile si raggiunge con un cart, si può usufruire del ristorante dedicato in aggiunta a quello principale e si può scendere in mare utilizzando la scaletta privata. Dunque adatto ad una vacanza in cheek-to-cheek senza bimbi, non essendo tra l’altro loro adatto il ristorante esclusivo.
Il resort offre un’animazione light e discreta, con uscite snorkeling due volte al giorno, windsurf, vela e gite. E’ presente naturalmente un ottimo centro diving. Alla sera diverse iniziative carine come laboratori e seminari tenuti dai biologi, karaoke e, una volta alla settimana, viene organizzata sotto alle palme una spettacolare cena maldiviana. Carino, su prenotazione, il ristorantino giapponese Teppanyaki, molto conviviale, come pure la cena maldiviana privata, dove abbiamo giocato a fare gli sposini, ancora una volta.
Non poteva mancare la SPA sotto alle palme.
HO LASCIATO PER ULTIMI DETTAGLI MOLTO IMPORTANTI:
Il livello del ristorante principale, aperto a tutti, è comunque molto alto e viene curato da un simpaticissimo chef veneto.
La temperatura è ottima tutto l’anno. Per il ponte di Sant’Ambrogio abbiamo avuto qualche nuvola gli ultimi giorni ed un piccolo temporale notturno. Il periodo ottimale va da dicembre ad aprile.
I coralli purtroppo a riva, solo a riva, sono quasi tutti bianchi per via del surriscaldamento globale. I biologi marini vi spiegheranno tutto con competenza. Fortunatamente alcuni stanno riprendendo colore. E siamo a Sud di Male, dove invece la situazione è più drammatica. Fortunatamente, già con un giretto dell’atollo snorkelando, potete scoprire i colori incomparabili della vegetazione marina maldiviana, oltre ad incontrare una varietà di pesci multicolore indescrivibile, tartarughe, murene, mante, squaletti e più al largo, se siete fortunate, gruppi di delfini. La mia preghiera è che questo paradiso possa sopravvivere ancora a lungo: troppe specie marine rischiano la decimazione ed i coralli maldiviani stanno lanciando il grido d’allarme.
Le Maldive vivono solo di turismo, l’indotto coinvolto va pure tutelato. L’innalzamento del livello del mare, a causa sempre del surriscaldamento globale, rischia di fare scomparire le Maldive entro 100 anni, come evidenziato dal “Global and Planetary Change”. Solo i nostri nipoti riusciranno a visitarle per l’ultima volta. Spero di poterci tornare al più presto anch’io…
Vi faccio ingolosire con qualche immagine recuperata dal sito Diamonds.
Vi auguro di cuore di poterci andare, almeno una volta nella vita!