… e per stile non intendo “vestite firmate dalla testa ai piedi”, anzi!
PERCHÈ VI PARLO DI STILE OGGI
Ho aperto il blog nel 2017 per diversi motivi, di cui vi ho già reso partecipi, più un altro: passeggiando per le vie del Quadrilatero della moda milanese mi sono imbattuta varie volte in donne vestite “logate” dalla testa ai piedi. Non risultavano ai miei occhi eleganti, nonostante il patrimonio da loro sicuramente speso per il loro look.
Perché? Perché indossavano abiti ed accessori che, seppur firmati, su di loro stavano male. Probabilmente sarebbero risultate più eleganti con indosso un capo di un brand più accessibile, ma di fattura consona alla loro fisicità. Perché alla nostra età, volenti o nolenti, il fisico cambia, chi più chi meno, e noi dobbiamo adattarci cercando di mantenere lo stile che con gli anni ci siamo costruite. Capi confortevoli ma mai informi.
DONNE DI STILE
Ci sono donne che nascono stilose, altre che lo diventano con gli anni, molto spesso proprio dopo i 50, quando si matura finalmente una maggiore consapevolezza di sé, dei propri limiti, della nostra fisicità, di quello che ci fa sentire a nostro agio regalandoci self-confidence. Alla nostra età oramai possiamo dire di avere maturato una nostra definitiva e personalità, assecondando uno stile che racconta di noi.
Abbiamo di certo sperimentato nel corso degli anni di crescita look diversi, a volte trascinate dalle mode, con tutti i pro ed i contro, ed ora ci siamo finalmente liberate di molti dei complessi vissuti in gioventù, a volte vivendone di nuovi.
E la capacità di adattamento di noi donne ci ha guidate verso lo stilo attuale, quello che ci rappresenta di più.
Ma c’è stile e stile.
Io credo nel motto di Giorgio Armani, “LESS IS BETTER”
Secondo me la donna che ha stile non ama esagerare per apparire, si piace e piace nella sua semplicità.
Senza eccessi, per non sbagliare mai e se non abbiamo ancora idea dello stile più adatto a noi, meglio scegliere un look semplice ma personalizzabile all’occorrenza con quell’accessorio (che sia un bijou, una pashmina o una borsa) che possa conferire al nostro look un tocco speciale.
La donna di stile non è mai volgare e provocante, veste abiti di qualità, pochi ma buoni.
Ho amiche con armadi piccolissimi ma contenenti solo capi intramontabili, sartoriali, di pregio, ben confezionati e destinati ad essere indossati per anni, modificabili all’occorrenza da un buon sarto.
Anche sulle bancarelle di un mercato, come quello di via Fauché o quello di Forte dei Marmi, si possono trovare bellissime maglie e stole, per esempio. Nei mercatini vintage potete trovare capi di alta sartoria intramontabili e con quel tocco in più.
Uno stile sobrio è dunque sempre vincente. Uno stile coerente con la nostra personalità è pure vincente.
E non significa avere obbligatoriamente un armadio stracolmo di abiti con ancora attaccate le etichette: calma, soprattutto ora in periodo di saldi, quando la corsa al consumismo arriva al top.
STILE NELL’ARMADIO
Prima di tutto respirate e contate sino a 1000 prima di acquistare qualunque cosa.
Riflettete: il capo adocchiato è facilmente abbinabile? Quando lo indossereste? Non ce l’avete per caso di già e ve lo siete scordato? (Capita, soprattutto se si ha tanto e se si è disordinate. Eccovi come riordinare il vostro guardaroba).
Volete essere una donna di stile? Entrate nel vostro armadio ed eliminate trasparenze eccessive, scollature vertiginose, minigonne e fuseaux in pelle (a meno che non siate filiformi, dunque zero volgari).
Se non volete fare beneficienza, se non avete figlie femmine che possano attingere dal vostro armadio, tanti i mercatini dell’usato, soprattutto qui in città. Oppure un the con le amiche e via agli scambi! Anche questa può essere una divertente soluzione ecologica.
Altra regola: non fare cadere l’occhio dove è meglio che non cada! 50enni.blog ve l’ha ricordato spesso. Dunque: il vostro seno non sta più su come a 18 anni, le vostre ginocchia sono rugosette, le vostre braccia non sono più toniche? Perché esibirli dunque? Lasciamo aleggiare un po’ di mistero attorno a quanto celiamo sotto le nostre vesti. Anche questo denota buon gusto e stile.
Impariamo ad evidenziare i nostri punti forti, che oramai non sono e non devono essere per forza lato B e lato C, magari lo è il sorriso o lo sguardo, no?
L’abito fa il monaco? Sì! Nel senso del vestirsi bene ogni giorno, anche per andare a fare la spesa mai trasandate ed evitando abiti informi (che con la nostra nuova fisicità ingrossano da morire) e scadenti: fa bene al nostro umore ed alla nostra autostima.
Capi basici senza tempo come cappotto, pantalone nero, camicia bianca, una bella giacca, un tubino, oppure, se siete un po’ a mela, un abito a trapezio (o ad A) come quello creato per Dior negli anni ’60 da Yves Saint Laurent, non possono mancare nel nostro armadio.
Sta a voi, con il vostro portamento, l’accessorio giusto ed un giusto grado di savoir-faire, farne un capo speciale, intercambiabile ed adattabile in base all’umore del momento, all’occasione in cui indossarlo e naturalmente al meteo.
ULTIME RIFLESSIONI
E, come ho detto all’inizio, ciò non significa vestirci logate dalla testa ai piedi, anzi: vestirsi “firmate” non significa necessariamente avere buon gusto. Lasciatevi guidare da occhi esperti in caso di indecisione.
Non significa ingioiellarci vistosamente, soprattutto visto che le nostre mani magari oramai sono rugosette e piene di macchie: non mettiamole in mostra ulteriormente.
Non significa neanche cercare di fermare il tempo mostrandoci per quello che non siamo: dopotutto le bugie hanno le gambe corte, dunque vale quello che siamo realmente, evitiamo l’effetto “dietro Liceo, davanti Museo”.
Prestare attenzione al nostro Look significa mostrare la nostra vera personalità, senza alcun eccesso o contraffazione.
Come diceva Coco Chanel “Se una donna è malvestita si nota l’abito. Se è ben impeccabilmente vestita si nota la donna”.
E a 50anni abbiamo così tanto da raccontare, tanto da dare ancora, tanto da mostrare sotto al nostro involucro, che come è possibile non affascinare?
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