Come sapete scrivo qui solo di prodotti e progetti che mi catturano e sono sicura che voi stesse vi innamorerete quanto me di GIRATINE e delle sue borse
Dietro a GIRATINE 3 generazioni di donne e come sapete i progetti tutti al femminile italiani da sempre mi attraggono.
Benedetta, mamma Monica, nonna Angela, ognuna di loro da il proprio contributo alla nuovissima azienda di famiglia con mani, testa e cuore, in un sottile equilibrio di sapienza artigiana e creatività.
GIRATINE – UN PASSO INDIETRO…
Siamo in Toscana a Prato, oggi polo d’eccellenza europeo del tessile e dei tessuti di lana.
Nel secondo dopoguerra Angela si approccia all’arte del cucito lavorando nel laboratorio della signora Piera in via Garibaldi. Dotata di innata abilità sartoriale, decide di trasformare la propria passione in professione.
Più tardi, negli anni ’70 sua figlia Monica, cresciuta tra fili e tessuti, impara la tecnica dell’uncinetto da zia Nella. Dapprima copertine per le bambole, poi vestiti, maglie e borsette per sua figlia Benedetta.
Negli anni del boom economico operai e imprenditori tessili di Prato costituivano nel frattempo l’identità della città e grazie, al know-how maturato, ottenevano commesse da tutto il mondo. Tanti pratesi sistemavano addirittura il proprio telaio nell’orto dietro casa per poter evadere tutti gli ordini al più presto.
In città c’era un costante rumore di sottofondo: erano i telai, simbolo di lavoro e progresso. Proprio il lavoro spingeva, e spinge tutt’ora numerose famiglie a insediarsi a Prato, realtà aperta e creativa, caratterizzata dalla fusione di culture diverse.
L’industria tessile locale oggi rappresenta a livello europeo l’eccellenza nella performance produttiva dei tessuti di lana, nella sostenibilità ambientale e nel riciclo, assecondando la necessità globale di salvaguardare la salute del pianeta.
E POI BENEDETTA…
Benedetta oramai adulta, aveva deciso però di prendere tutt’altra strada, cantare e recitare… ma il 2020 le impone un fermo da tutto, lei che ferma proprio non ci vuole stare.
Un po’ sa già ricamare, ha da sempre toccato in casa i filati ed i tessuti più pregiati, vive a Prato, insomma il destino vuole che prenda forma un progetto costruito sulle proprie radici… e la sua creatività ha bisogno di essere espressa.
Benedetta decide di aprile la pagina Instagram @giratine.bags pubblicando le foto delle borse che mamma Monica ha confezionato per le sue amiche … ed è subito un successo!
Ne parla con mamma e nonna e da lì nasce il loro progetto a 6 mani, GIRATINE BAGS.
IL PROGETTO GIRATINE
GIRATINE nasce e cresce dunque in terra d’eccellenza, in ogni borsa la passione di famiglia per i più bei tessuti.
Tessuti di lana del territorio come anche tessuti preziosi veneziani, velluti stampati, velluti operati, broccato, damascato e gobelin.
Per le borse crochet le donne GIRATINE utilizzano esclusivamente lana merino 100% e per i modelli estivi cotone 100% : borse dalle linee pulite e con una trama definita e precisa.
L’attenzione all’ambiente è una prerogativa del territorio Toscano e le donne GIRATINE l’hanno assimilata producendo a km 0: ogni borsa è realizzata manualmente nel loro laboratorio a Prato e senza intermediari arriva a casa delle clienti.
LA REALIZZAZIONE DELLE BORSE GIRATINE
Stile classico, tessuti ricercati e minuziosa attenzione per i dettagli: GIRATINE crea borse che non passano di moda.
Per questo i modelli vengono disegnati dalle linee senza tempo, ma in edizione limitata, ognuna con un dettaglio unico, irreplicabile.
Le nostre nonne lo dicevano sempre: in cucina, non si butta via niente!
Così le donne GIRATINE quando tagliano la stoffa, cercano di avere meno spreco possibile, in piena sintonia con lo spirito che anima il distretto tessile di Prato. E se ne rimane qualche pezzo, viene utilizzato in modo creativo dando vita a borse uniche.
Internamente, le borse GIRATINE sono foderate in tela di cotone o in raso.
…e rispettoso dell’ambiente, per le donne GIRATINE una priorità.
Un processo di realizzazione interamente manuale e Made in Italy, dalla progettazione del modello, al taglio, assemblaggio e imballaggio.
PERCHÈ GIRATINE?
Per i toscani, le giratine sono le passeggiate all’aria aperta.
GIRATINE quando si è spensierate e piene di energia, ma anche quando si è in cerca di distrazione.
GIRATINE da sole o in compagnia, per fare compere o per scoprire un posto nuovo.
…I viaggi, in fondo, sono giratine prolungate!
I PUNTI DI FORZA DI GIRATINE
La cura per i dettagli è uno dei punti di forza delle borse GIRATINE, dal taglio al confezionamento.
L’unicità è un altro loro punto di forza, ogni borsa infatti è realizzata a mano e per questo non sarà mai esattamente uguale a un’altra, questo garantisce ad ogni cliente l’esclusività.
Dare valore al tempo fa parte della filosofia GIRATINE, Benedetta e la sua famiglia credono infatti nell’importanza della lentezza in un mondo “fast”, dell’assaporare il momento e le piccole gioie, le cose belle e preziose.
Lavorare con le mani richiede tempo e dedizione, ma da quel tempo nasce qualcosa che rimane e una coccola per chi la riceve.
LO STILE GIRATINE
Uno stile classico, che strizza l’occhio al vintage ma senza eccessi.
Le donne che indossano GIRATINE sono donne contemporanee, che prendono dal passato tutto ciò che di buono e di bello ha lasciato in eredità.
Donne dinamiche ma non frenetiche, che si fermano davanti ad una bella vetrina del centro, a una bottega artigiana, ad un monumento o ad un bel paesaggio come in questa bella Italia, che si concedono del tempo per godere della bellezza che le circonda, sono donne sognatrici, innamorate del mondo e della vita, romantiche ed allo stesso tempo concrete, donne a cui piace fare le “giratine” come Benedetta, Monica e Angela!
Le borse GIRATINE sono fatte per attraversare il tempo e le mode, linee pulite per un’eleganza senza tempo.
GIRATINE è tutto questo e di più: è la bottega artigiana del nuovo millennio, con il cuore e la manualità nel passato e la testa nel web: andate a dare un’occhiata al sito e all’eshop GIRATINE: per voi uno sconto speciale del 20%, codice sconto LACRI20.
Credits: ph. @ludovicabarone e @50enni.blog
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