Per la prima volta dalla nascita di questo blog ho pianto scrivendo un post.
Quest’anno l’astrologia cinese celebra il cane (l’essere vivente più fedele all’uomo, più dell’uomo stesso), definendolo simbolo di tolleranza, apertura ed innovazione.
Diverse case di moda hanno prontamente creato delle Capsule Collections a lui dedicate, primo fra tutti Gucci con 63 capi e relativi accessori raffiguranti i due Boston Terrier di Alessandro Michele –Bosco ed Orso – diventati già icone.
Donatella Versace si è ispirata alla sua Jack Russell Audrey, facendola ritrarre da Rafael Manteso per la campagna pubblicitaria.
E poi Diesel, Swarovski, Louis Vuitton, Bottega Veneta, Piaget, Moncler, Ballantyne, Moschino e come sempre Stella McCartney.
Mi è tornata in mente la linea giovane di Valentino degli anni ‘80, Oliver, ispirata ai suoi carlini.
Ma perchè commuoversi? Per l’ironia di questa celebrazione!
Scrivere un post ben fatto comporta un lavoro di ricerca accurato e, per l’ennesima volta, molte immagini strazianti del Festival di Yulin si sono parate davanti ai miei occhi.
I movimenti animalisti occidentali tentano da anni di bloccare questa manifestazione, tenuta ogni anno a scopo propiziatorio il 21 giugno -solstizio d’estate – nel sud della Cina. Sì, proprio in Cina, ove il cane viene quest’anno celebrato dall’astrologia! Si calcola che solo nel 2017, nonostante il salvataggio di un migliaio di esemplari, 10000 siano stati barbaramente macellati per strada e consumati da migliaia di visitatori.
Una tradizione combattuta oggi anche internamente, soprattutto dalle nuove generazioni che la considerano anacronistica, crudele, priva di significato e celebrativa della mannaia. Dunque non solo criticata dal mondo politico occidentale, dai cattolici, dagli ebrei e dagli islamici.
Ma i processi evolutivi sono sempre lenti e dolorosi. Anche quest’anno sicuramente il Festival avrà luogo, a beneficio della popolazione che, spinta più dalla scaramanzia che dall’intelletto, si riverserà per le strade di Yulin a consumare il migliore amico dell’uomo, con la speranza di potere affrontare i mesi caldi con minore sofferenza.
Nel contempo potete contribuire sui social diffondendo l’ashtag #stopyulin promosso dalla stilista Elisabetta Franchi, fervente animalista: noi lo faremo!