QUAL’È IL CAPO “MUST HAVE” DELLA MEZZA STAGIONE? IL TRENCH! OGGI VE LO RACCONTO UN PO’, PARTENDO DALLE ORIGINI ALLE SUE RIVISITAZIONI?
Il trench è il capo da mezza stagione per antonomasia, non solo per noi donne over50: talmente versatile da passare dal casual del jeans al glam del tubino nero, fa gola anche alle nostre figlie e non solo quando piove.
Da non confondersi con l’impermeabile e lo spolverino, il trench classico Heritage di Burberry si distingue per la cintura in vita e i cinturini sui polsi, la doppiatura sulle spalle, i bottoni in osso, l’interno in tartan, la confezione in gabardine di cotone, ma dalla sua origine in poi alcuni dettagli sono stati modificati…
Ecco perché ve ne parlo oggi, sicura che l’argomento possa stavolta interessare l’intera famiglia!
Partiamo dalle sue origini.
STORIA DEL TRENCH
Si può dire per certo che il trench debba la sua nascita nel 1879 a Thomas Burberry, quando, poco più in là di Londra, brevetta il gabardine, il tessuto del capo.
Il gabardine (*), inizialmente in cotone, filato a maglie molto strette così da non fare filtrare i liquidi, diviene in breve tempo uno degli elementi tipici e riconoscibili del trench, spesso associato al motivo a tartan, tipico della Scozia, che diverrà negli anni elemento iconico dell’omonimo brand inglese.
Il nome trench deriva dall’uso che se ne faceva nel secolo scorso in Gran Bretagna: trench coat significa cappotto da trincea. Il capo, dapprima usato in maniera praticamente esclusiva nei conflitti armati, verrà poi messo in commercio anche per i civili e più avanti, nel secondo dopoguerra, si trasformerà in un soprabito non solo riservato al mondo maschile, ma anche (e soprattutto) a quello femminile.
Già nel 1928 Greta Garbo sul set di Destino lanciò la moda del trench foderato di lana con disegno scozzese.
Tante altre le sue apparizioni sul set: vi ricordate di Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany”, Humphrey Bogart in Casablanca, Meryl Streep in Kramer contro Kramer?
Per non parlare di icone di stile come Jackie 0′.
COME ABBINARE IL TRENCH
Come vi dicevo il trench è un capo più che versatile, da indossare da mattina a sera.
Sopra a un tailleur, a un jeans e sneakers, a pantaloni cargo e boots, a pantaloni capri e ballerine. E poi sopra a un abito da sera, a un tubino, a una gonna plissettata, a uno chemisier, a una gonna a ruota, la gonna pencil in pelle …
Perfetto sopra alla Tshirt alla marinare, molto “Paris chic”.
Ai piedi slingback (perfetto il modello Gucci tanto di moda quest’anno, come la punta in vernice Chanel).
Capo chiave dunque per la primavera, se l’obiettivo è un outfit davvero notabile, il consiglio è quello di renderlo assoluto protagonista, scegliendo capi basici in nero.
Amate il classico? Abbinate un foulard al trench: annodatelo al collo o sotto al mento, aggiungetevi degli occhialoni neri per sentirvi come una diva di Hollywood.
Indossare un capo must-have come il trench denota un certo carattere, sia che sia al ginocchio, sia lungo, sia in versione rivisitata nelle tinte forti tanto di moda questa primavera.
I MODELLI DI TRENCH DI MODA
Partendo dalla versione classica in beige interno tartan, la moda ha dato negli ultimi anni un twist importante al trench.
Ecco quindi che la stampa tartan appare anche all’esterno, a volte il trench si addolcisce con fiori e pizzi, a volte diventa grintoso in pelle o vernice e in jeans, perché no?
Via poi a colori accattivanti, per chi di voi vuole uscire dai soliti binari, come il verde, il turchese e il rosa.
Tutti modelli perfetti per noi over50!
Il trench è materia di studio e ispira da sempre i designer di moda: per la primavera estate 2022 ha fatto la sua apparizione in versione ironica e casual chic anche nelle sfilate Burberry.
Se il nostro fisico ce lo permette (qui 2 articoli interessante LINK + LINK), troviamo anche la versione smanicata, la versione con maniche a sbuffo o con maniche aperte…
Per le più trendy di voi, eccovi i trench più innovativi. Questo destrutturato fa parte della collezione PE2018 di Alexander McQueen ed era stato acclamato dai critici di moda.
TRENCH – DOVE ACQUISTARLO
Oltre ai modelli Heritage di Burberry, (Westmister, Chelsea, Kensington) tantissimi i marchi a cui rivolgersi per un trench.
Da Week End by Max Mara a Marella (outlet ufficiale Intrend), a Massimo Piombo per OVS, Tod’s, Herno, Diego M, Acquascutum, Acne Studios, Bottega Veneta, Massimo Dutti, TwinSet, Fendi, Dondup, the Row, Loewe.
Inoltre tutti i gruppi del FastFashion, che come sapete promuovo malvolentieri, hanno sempre in collezione dei trench.
CONCLUDENDO…
Un bel trench non passerà mai di moda, dunque un ottimo “investimento” da indossare per i prossimi 50 anni.
La sua sobria semplicità lo rende il capospalla perfetto per vestire senza cercare grandi virtuosismi estetici: sta a voi renderlo unico.
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(*) Il gabardine risponde alla richiesta di un uso nella mezza stagione, dalla texture signorile in colori in genere tenui. Da un punto di vista prettamente tecnico è definito come un filato pettinato di medio peso e mano asciutta in tinta unita, con armatura a batavia e dominante d’ordito. Relativamente impermeabile ad aria e ad acqua, appare molto chiuso e compatto, attraversato da un’originale rigatura diagonale. Un tessuto gabardine di qualità si riconosce per le coste sottili.
Esistono due tipologie di gabardine, quello di lana pettinata, o il tessuto gabardine di cotone. Sia il gabardine di lana che quello di cotone si presentano molto eleganti e molto resistenti: grazie alla sua compattezza viene utilizzato nel settore della sartoria di qualità per la realizzazione di abiti su misura per uomo e donna dalle linee pulite e semplici, pantaloni, giacche, uniformi da lavoro, cappotti e per l’appunto trench, solitamente confezionato in gabardine di cotone.