Uno dei nomi più autorevoli della medicina estetica in Italia, la Drssa Anna Marcucci, ci dice tutto quello che volete sapere sul Botox
Sul Botox, ovvero la tossina botulinica impiegata in medicina estetica, penso sia arrivato il momento anche qui su 50ENNI.BLOG di fare chiarezza.
Per farlo ho scelto di intervistare la Drssa Anna Enrica Marcucci, pioniera negli anni ’80 a Milano delle cure medico-estetiche e fondatrice dello Studio Polispecialistico Marcucci Milano.
Laureata in Medicina e Chirurgia, specialista in dermatologia, la Drssa Anna Marcucci è stata per vent’anni ricercatrice all’Università degli Studi di Milano, insegnando anatomia e istologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, oltre ad avere acquisito nel corso della sua lunghissima carriera un numero incalcolabile di ulteriori specializzazioni in medicina estetica e partecipando a tutti i maggiori Congressi Internazionali di Medicina Estetica e Antiaging.
Capite perché entrando nel suo studio qui a Milano mi sono sentita in soggezione davanti alle decine di attestati?
La formula del successo della Drssa Marcucci è frutto di un perfetto equilibrio fra esperienza, vastissima, serietà e tecniche all’avanguardia, oltre all’abilità rara nel rinfrescare e correggere i lineamenti senza mai stravolgerli, con un uso magistrale del Botox.
Oltre ad operare in prima persona, la Drssa Marcucci guida i pazienti del suo Studio nella scelta fra i diversi specialisti e trattamenti, per un processo di cura “tailor-made”.
Tutto questo fa di lei un riferimento oramai certo per la sua affezionata clientela e, per la prima volta nella mia vita, uno dei pochi medici estetici a cui mi rivolgo con piena fiducia.
La tossina botulinica, detta anche Botox, viene impiegata da decenni in vari ambiti. Quali?
Il termine botox deriva dal nome commerciale del primo farmaco a base di tossina botulinica (o botulino).
Attualmente ne esistono in commercio varie formulazioni, che prendono nomi diversi a seconda della casa farmaceutica che le produce e del paese di distribuzione.
Prodotta dal batterio clostridium botulinum, la tossina è responsabile di un’intossicazione alimentare potenzialmente mortale, il botulismo, provocata dal consumo di cibo contaminato, soprattutto nelle conserve fatte in casa e nei prodotti in scatola.
Il meccanismo d’azione del botulino consiste nel bloccare il rilascio di una sostanza chimica prodotta dall’organismo, l’acetilcolina, che trasmette gli impulsi nervosi ai muscoli, regolandone la contrazione e il movimento.
Senza poter ricevere gli stimoli inviati dal sistema nervoso, i muscoli smettono di contrarsi e si rilassano fino ad arrivare alla paralisi muscolare.
Mangiare dunque cibi in cui sono presenti quantità elevate di tossina botulinica può avere conseguenze gravi e provocare la morte per asfissia in seguito al blocco dei muscoli della respirazione.
Quindi come agisce la tossina botulinica in medicina?
Al contrario, piccole dosi della tossina, iniettate nei muscoli al fine di metterli temporaneamente a riposo, consentono di curare diversi disturbi collegati all’eccessiva o inadeguata contrazione muscolare.
L’impiego della tossina botulinica deve essere mirato e accuratamente controllato: al primo utilizzo della tossina con finalità curative sono in corso continue ricerche e sperimentazioni per ampliarne i campi di applicazione.
Attualmente, le indicazioni terapeutiche autorizzate riguardano soprattutto i settori ortopedico, oculistico e neurologico in cui la tossina è impiegata per la cura di disturbi come lo strabismo, la spasticità, le contrazioni muscolari involontarie, p.es. delle palpebre, l’emicrania cronica e il trattamento della incontinenza urinaria da iperattività vescicale, soprattutto se causata da disfunzioni nervose.
Nella medicina estetica le iniezioni, o infiltrazioni, di tossina botulinica, detta Botox sono utilizzate per ridurre e attenuare le rughe di espressione agendo direttamente sui muscoli responsabili della loro formazione e per contrastare l’eccessiva sudorazione (iperidrosi).
L’impiego del Botox in medicina estetica viene visto da molti con sospetto: di cosa si ha paura?
Alcuni hanno timore del fatto che il Botox è una tossina e quindi, potenzialmente, un veleno. Altri temono di ritrovarsi con un effetto da viso “congelato” ovvero di perdere la naturale espressività dei lineamenti.
Sul primo punto, come dicevo prima, le infiltrazioni mirate e controllate non hanno niente a che vedere con l’ingestione accidentale e conseguente intossicazione.
Riguardo alla naturalezza del risultato, sta tutto nelle mani del medico estetico che esegue il trattamento e nella volontà del paziente di lasciarsi guidare dal professionista in un percorso terapeutico graduale e personalizzato.
Lei, Dr.ssa Marcucci, tratta le sue affezionate pazienti da anni con il Botox: che cosa glielo fa tanto apprezzare?
Mi piace perché, a differenza del filler, spiana ma non “gonfia” e, se iniettato a regola d’arte, permette effetti quasi da lifting, conferendo al viso un aspetto disteso e rilassato. Naturalmente bisogna avere una conoscenza impeccabile della muscolatura facciale e aver insegnato anatomia per tanti anni mi è stato senz’altro di grande aiuto.
Si fa largo impiego del Botox da sempre sulla fronte, lei mi insegna che può essere iniettato su tutto il viso, sulle labbra e sul collo: possibile?
La tossina botulinica può essere iniettata in qualsiasi muscolo, però il Ministero della Salute ha autorizzato l’uso del botulino a fini estetici solo in alcuni casi, ovvero quando la gravità delle rughe del viso ha un importante impatto psicologico in pazienti adulti, e in particolare per la correzione delle:
- rughe verticali che si formano tra le sopracciglia (rughe glabellari)
- rughe cantali laterali (rughe perioculari, dette anche “zampre di gallina”) che si formano nell’area del contorno occhi
- rughe frontali, osservate alla massima elevazione delle sopracciglia
Il Ministero ha, inoltre, riconosciuto l’impiego della tossina a fini estetici per contrastare la sudorazione eccessiva (iperidrosi) del viso, delle ascelle, delle mani e dei piedi.
Il suo utilizzo in altri gruppi muscolari è “off label”, ma può dare risultati estremamente incoraggianti (vedi il recente articolo di Michela Taccola su Faceboost)
In particolare, nel collo agisce sul muscolo platisma, che è un muscolo depressore, per cui, una volta indebolito, prevalgono i muscoli elevatori e quindi si ottiene un effetto liftante, ovvero di sollevamento dei tratti.
Cosa differenzia il Botox dall’acido ialuronico?
L’acido ialuronico è un gel viscoso che si inietta per dare volume – cioè riempire – laddove è necessario, ad esempio quando i lineamenti si sono svuotati a causa dell’età e la forza di gravità ha causato dei cedimenti, oppure quando si vogliono rendere alcuni tratti più carnosi, “polposi”, come le labbra, gli zigomi, le tempie, il mento, o ancora per definire la linea del contorno mandibolare o l’inclinazione del setto nasale, aumentando la punta per livellare un’eventuale gobbetta e accentuare la proiezione verso l’alto.
La tossina botulinica invece, come dicevo, non riempie e decisamente non gonfia, bensì distende: agisce sulla muscolatura in modo mirato, sia molto superficialmente, rilassando e stirando le rughe, sia a livello più profondo, bloccando alcuni gruppi di muscoli per potenziare i loro antagonisti.
Mi ha parlato, Drssa Marcucci, di micro-botox per i contorni del viso e per il collo: la sua funzione?
La seduta di microbotulino consiste nell’iniettare tossina botulinica iperdiluita molto superficialmente utilizzando aghi sottilissimi con il metodo a micro-ponfi. Migliora la qualità della pelle e offre risultati sorprendenti contro la lassità cutanea. Fa parte dei trattamenti descritti magistralmente da Michela Taccola nell’articolo linkato più sopra.
Dopo quanto tempo si possono apprezzare gli effetti del trattamento con Botox? Quanto a lungo possono durare i suoi effetti? Si consiglia un ritocco?
Gli effetti dell’infiltrazione di tossina botulinica non sono immediati. I primi risultati possono essere apprezzati dopo 2-5 giorni, mentre l’effetto completo si manifesta all’incirca dopo 2 settimane, momento in cui viene eseguita una visita di controllo per verificare l’esito del trattamento e, eventualmente, effettuare piccoli ritocchi.
I risultati delle infiltrazioni con Botox tendono a scomparire gradualmente nell’arco di 4 o 6 mesi. La durata dipende da diversi fattori, determinante è la reazione al farmaco che varia da persona a persona (la risposta soggettiva) ed è fortemente influenzata dallo stile di vita del/la paziente.
Per mantenere il risultato ottenuto è, comunque, necessario sottoporsi periodicamente a ulteriori cicli di iniezioni.
A chi è precluso il ricorso al Botox?
La tossina botulinica non deve essere usata in casi di:
- malattie neuromuscolari, come la miastenia grave e la sindrome di Eaton Lambert
- infezione o infiammazione in atto nella zona da infiltrare
- allergia accertata alla tossina botulinica o ad una delle altre sostanze (eccipienti) contenute nelfarmaco (tra cui l’albumina umana)
L’impiego della tossina botulinica non è indicato nei seguenti casi:
- terapia in corso con alcune classi di antibiotici (aminoglicosidici e spectinomicina) e farmaci miorilassanti, che potrebbero amplificare gli effetti della tossina botulinica
- terapia in corso con farmaci antiaggreganti e anticoagulanti (come l’aspirina e l’eparina) che, fluidificando il sangue, potrebbero favorire la comparsa di lividi nelle sedi di iniezione
- in gravidanza e durante l’allattamento è sconsigliato l’impiego della tossina botulinica perché non sono noti gli effetti sul bambino.
Effetti indesiderati?
Quelli che si osservano più comunemente (ma molto raramente nelle mie pazienti), sono abbassamento o asimmetria delle sopracciglia o delle palpebre, oppure, al contrario, eccessivo sollevamento dell’angolo esterno delle sopracciglia (sguardo mefistofelico). Sulle labbra può capitare di avere per qualche giorno una sensazione come di anestesia.
Sono problemi transitori, che spesso si possono correggere nella seduta di controllo o che passano da soli in pochi giorni.
La versione completa dei possibili effetti indesiderati, come da informativa del farmaco, è la seguente:
“I rischi più comuni del trattamento comprendono:
-
- sintomi di tipo influenzale e mal di testa, nelle 24 ore successive all’applicazione
- comparsa di ematomi, o lividi, nelle sedi di iniezione
- debolezza muscolare e cedimenti del viso, come l’abbassamento della palpebra superiore, dovuti allamigrazione della tossina dalle sedi di iniezione ai muscoli adiacenti
In ogni caso, gli effetti collaterali sono sempre reversibili e regrediscono nell’arco di pochi giorni o qualche settimana.
In una minima percentuale di persone si può sviluppare una resistenza alla tossina provocata, in genere, dal suo impiego in dosaggio eccessivo, o troppo frequente, che determina la formazione di anticorpi che la neutralizzano rendendola inefficace.
In rari casi, si possono manifestare problemi più seri, come l’offuscamento o lo sdoppiamento della vista quando vengono infiltrate le rughe intorno agli occhi, anche a distanza di alcune settimane dalle iniezioni.”
Drssa Marcucci grazie infinite della sua disponibilità!
Nel caso necessitiate di ulteriori chiarimenti o di un consulto potete contattare la Drssa Marcucci ed il suo Staff c/o:
STUDIO MARCUCCI MILANO (SITO)
Via Davide Albertario 9 – Milano (zona Maggiolina)
tel 0266803294 – cell 3385339436
Mail info@marcuccimilano.com
Per quanto ci riguarda, ci rivediamo dopo Pasqua, ma vi tengo aggiornate sulle mie prossime vacanze in Andalucia su Facebook e Instagram.
Felici Feste!
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