CRISI DI MEZZA ETÀ – CHI NE SOFFRE – COME RICONOSCERLA – COME SUPERARLA – GUIDA PRATICA A UN DISAGIO MOLTO COMUNE
Il passaggio da giovinezza a vecchiaia, sebbene graduale, può essere per molti traumatico ed è per questo che si parla di crisi di mezza età.
Sempre più di frequente infatti, in psicologia e non solo, si sente parlare della fatica di molti individui ad accettare l’età matura senza rimpianti e senza paure, un disagio che attanaglia soprattutto la popolazione maschile attorno ai 40-50 anni, ma, essendo oramai slittata in avanti l’età media della popolazione occidentale, non è escluso che la crisi di mezza età possa attecchire anche più in là negli anni.
Questo senso di smarrimento può sfociare a volte in una forma di depressione più o meno grave, dunque necessario parlarne per darne una connotazione ed accettarlo, senza celarsi dietro a forme di stigmatizzazione o vergogna alcuna.
Per alcune persone questo momento si fa portatore difatti di immenso malessere, insieme a rimpianti, rimorsi e a un senso di profonda malinconia.
La naturale crescita anagrafica, a questo punto dell’esistenza, non viene più percepita come segno di maturità, bensì di decadimento psichico e fisiologico e questo porta le persone affette da crisi di mezza età a comportarsi in maniera spesso irrazionale ed impulsiva, quasi infantile…
Arrivare ad una benché minima soddisfazione di sé stessi ha a che fare, in questo particolare momento della nostra vita, con le aspettative deluse: il rimpianto per quel che non è stato colpisce sia uomini e che donne, single o con figli, nemmeno carriera e reddito fanno tanta differenza.
Nelle donne si aggiungono spesso i disagi causati dal periodo menopausale e la paura di invecchiare e di ammalarsi.
LA RICERCA
Tantissimi gli studi effettuati da psicologi e antropologi di spicco del panorama culturale mondiale sulla crisi di mezza età, studi da considerare a mio parere validi se geolocalizzati e in contesti sociali simili al proprio: una crisi di mezza età vissuta in un paese di campagna non può essere trattata e curata al pari della medesima crisi vissuta in una grande città.
Per questo motivo non ho attinto da fonti di studio australiane o giapponesi, giusto per citarne alcune.
Ma l’argomento crisi di mezza età ha una valenza sociale estremamente importante, condiziona la qualità di vita di una buona parte della popolazione mondiale civilizzata, senza risparmiare alcun ceto sociale.
Interessante a mio parere uno studio condotto dall’Università di Greenwich su 900 persone tra uomini e donne: alla crisi di mezza età, molto più frequente tra il sesso maschile, spesso è associato un aumento della curiosità verso gli altri e verso il mondo, una reazione alla crisi che porta l’individuo ad aprirsi a nuove esperienze mai vissute prima, un éscamotage per scavalcare il senso di inadeguatezza associato alla crisi di mezza età.
Un altro gruppo di ricerca ha coinvolto diverse università anglosassoni rivelando che, su un campione di migliaia di persone tra i venti e settant’anni, la felicità caratterizza prevalentemente i giovani e gli anziani. Nel primo caso si è più felici perché le aspettative sono tante. Nel secondo, invece, si è contenti perché è possibile godere i frutti delle proprie fatiche.
Lo studio ha focalizzato l’attenzione dunque sulle fasce d’età intermedie, tra la gioventù e vecchiaia, che sono più inclini alla depressione. I motivi sono svariati: dal lavoro non appagante al calo delle forze fisiche.
CRISI DI MEZZA ETÀ NEGLI UOMINI
La crisi di mezza età è un fatto che riguarda principalmente gli uomini.
L’uomo, infatti, essendo sottoposto da sempre a stereotipi sociali che lo vogliono eternamente forte, vincente e virile, fatica immensamente ad accettare qualunque forma di decadimento in merito alla salute fisica o psichica.
Perdita di capelli, aumento di peso, un maggiore senso di debolezza o spossatezza, un calo nelle prestazioni sessuali, piccoli acciacchi, il pensionamento… sono tutti cambiamenti che minano l’autostima degli uomini, facendo crollare tutte le loro certezze, provocando malessere e sconforto.
Spesso i soggetti sofferenti di crisi di mezza età adottano atteggiamenti infantili, fuori dal tempo, considerati a volte dalla società addirittura patetici.
Guardano donne molto più giovani della propria età, inseguono avventure che non tengono conto della carta di identità, cercano evasioni e senso di libertà da studente universitario in fase di emancipazione, il tutto condito a volte da un vortice di montagne russe dell’umore, che tende a procedere a sbalzi, verso l’alto e verso il basso.
Altri tendono a chiudersi in sé stessi, a non esprimere il proprio disagio, con conseguenze nefaste per il proprio benessere psicofisico.
CRISI DI MEZZA ETÀ NELLE DONNE
La crisi di mezza età non colpisce allo stesso modo donne e uomini.
Nel caso delle donne può coincidere con la prima fase, quella delicata, della menopausa, con i suoi fastidi.
Sebbene le donne che soffrono di crisi di mezza età siano in minor misura rispetto agli uomini, non vuol dire che non ne soffrano affatto. Anche l’individuo femminile, infatti, si trova a volte spiazzato di fronte ai molteplici cambiamenti del proprio corpo e della propria vita.
La tendenza è rimuginare e recriminare le scelte fatte, dando vita a una forma di insicurezza a volte mai provata.
La comparsa di rughe e capelli bianchi, qualche chilo in più, l’avvento della menopausa, l’allontanamento dei figli dalla casa natale… sono tutti segnali dell’età che avanza.
Anche la donna dunque può sentirsi improvvisamente svuotata della propria utilità, del proprio ruolo sociale e della propria femminilità.
Quando questo accade le donne percepiscono – erroneamente – la propria vita come priva di senso e questo sentimento compromette notevolmente il loro stato mentale.
Ma questa crisi al femminile il più delle volte, grazie alla capacità di adattamento della donna ed alla propria resilienza, viene affrontata in maniera diversa, senza alcuna regressione e anteponendo il benessere familiare ai propri bisogni.
CRISI DI MEZZA ETÀ SINTOMI
La “midlife crisis” o crisi di mezza età può assumere diverse forme a seconda della personalità dell’individuo che ne è affetto e del contesto sociale, ma i principali sintomi che segnalano la presenza di questo turbamento sono: depressione, tristezza, debolezza, irascibilità, noia perenne, una pronunciata tendenza all’arrendevolezza e una spiccata inclinazione a concentrarsi solo sugli aspetti negativi di questa età e della vita in generale.
Non è raro inoltre riscontrare al tempo stesso, soprattutto tra il genere maschile, una sbandata verso l’irrazionalità, un’impennata di egocentrismo, decisioni affrettate e cambiamenti radicali dello stile di vita o del look mai presi in considerazione prima di questo momento: l’auto appariscente, possibilmente sportiva, ne è il segno più tangibile.
Un ultimo assaggio di gioventù la ricerca di partner molto più giovani che lasciano il tempo che trovano, complice da qualche anno la “magica pillolina blu“.
CRISI DI MEZZA ETÀ CAUSE
Secondo quanto dimostrato dalla psicologia fino ad oggi, le cause che si celano dietro all’insorgere di una crisi di mezza età sono molteplici, spesso collegate fra di loro, ciascuna a suo modo impattante sulla psiche di uomini e donne.
Tra le cause più frequenti della midlife crisis abbiamo:
- mancanza di stimoli in ambito sociale, famigliare e/o nella vita di coppia
- insoddisfazione sul posto di lavoro
- un evento che segna drasticamente la propria vita, la morte o la malattia di un genitore ad esempio
- l’allontanamento dei figli da casa (sindrome del nido vuoto)
- avvenimenti che scandiscono ulteriormente il passare degli anni quali il pensionamento, il matrimonio dei figli, la nascita dei nipoti
- performances sportive e sessuali in calo
- le prime avvisaglie della vecchiaia (reumatismi, perdita di capelli e capelli bianchi, la comparsa di rughe, l’aumento di peso)
Tutti questi elementi, per quanto comuni, possono influire in modo talmente impetuoso nella mente di una donna o di un uomo da destabilizzarli a lungo, se non approcciati in maniera corretta.
CRISI DI MEZZA ETÀ QUANTO DURA
Non esiste una quantificazione definita e precisa della durata della crisi di mezza età, troppe sono le variabili: si può trattare di mesi, oppure di anni.
Tutto dipende dalla personalità del soggetto affetto, dal contesto sociale, dalle relazioni e dalla strada che decide di percorrere per affrontare e risolvere definitivamente il problema.
Di sicuro l’identificazione del problema, la condivisione del proprio disagio con i propri cari ed eventualmente il supporto di un valido psicologo possono abbreviare la crisi, senza lasciare alcuno strascico.
Purtroppo alcuni contesti sociali limitano le possibilità di risoluzione: la crisi di mezza età, come la menopausa, sono visti come qualcosa di cui vergognarsi e a volte non si hanno i mezzi per farsi aiutare.
Persone inoltre non abituate a leggersi dentro e a riconoscerne i sintomi, persone che decidono di non esternare quella che viene vista da molti come una debolezza, sono destinate a prolungare il proprio disagio a oltranza.
CRISI DI MEZZA ETÀ COME SI SUPERA
Per potere affrontare la crisi di mezza età in maniera equilibrata e mettere le basi alla propria rinascita, si possono seguire questi semplici passi:
- Riconoscere la crisi: è il primo passo per superarla recuperando la serenità. Le sensazioni di ansia e di frustrazione vanno considerate e non evitate. Questo ci aiuterà a non mettere in crisi noi stessi e i nostri rapporti con gli altri.
- Non isolarsi e condividere il disagio: chiudersi in sé stessi è il peggiore dei modi per sopravvivere alla crisi di mezza età. Parlarne con gli altri, soprattutto se vicini a noi e coetanei, può aiutarci a prendere coscienza della situazione ed incoraggiarci a reagire.
- Essere curiosi: scoprire nuovi interessi e recuperare le passioni accantonate da tempo ci aiuta ad affrontare la crisi di mezza età con lo spirito giusto. Non serve fare una corsa in moto per superare questo periodo, ma riscoprire la nostra curiosità verso il mondo che ci circonda rendendo la nostra vita più ricca, dandoci dunque finalmente nuovi obiettivi. Viaggiare, praticare sport regolarmente, un hobby come il giardinaggio o la fotografia, iscriversi ad un club, ballare, leggere, musei e teatro, prendersi cura degli animali o fare beneficienza… basta poco, la vita può essere ancora appagante, a lungo.
- Lavorare su sé stessi: la crisi di mezza età ci sprona a capire quali siano davvero le nostre priorità. Mettiamo da parte le cose futili che ci tolgono tempo ed energie e impariamo a conoscere i nostri limiti, concentrandoci su quanto merita il nostro interesse.
- Prendere il tempo necessario: riduciamo, se possibile, i ritmi di vita e ritagliamoci gli spazi necessari per noi stessi e la vita familiare, vitaminica in questo momento di crisi. Spegnere il cellulare o rifiutare progetti troppo ambiziosi ci aiutano ad abbattere l’ansia da prestazione, se ne soffriamo, e ad uscire dal circolo vizioso dello stress.
- Darci una seconda chance: apriamoci a nuove possibilità, che sia una nuova attività lavorativa o un nuovo amore, nulla ci deve essere precluso. Rimettiamoci in gioco, la nostra mente ed il nostro cuore ne hanno bisogno, ora più che mai.
- Eliminare i rimpianti per quello che non abbiamo fatto: Con il tempo, infatti, miglioriamo diverse abilità come l’intelligenza emotiva e possiamo fare ancora tanto. Inoltre, grazie ad uno stile di vita sano, è possibile mantenere buone prestazioni fisiche e cognitive, nonostante l’avanzamento degli anni.
- Smettere di idealizzare la nostra gioventù: non è stata dopotutto “tutta rosa e fiori”, sono sicura neanche per voi. Ogni età ha i propri pro e i propri contro, questa la giusta chiave di lettura del passato.
- Rivitalizzare il nostro ménage familiare: qui lascio a voi libero arbitrio, le strade sono tante…
- Prendersi cura di sé, corpo e mente: più ci prendiamo cura di noi stessi, migliore sarà la qualità della vita a venire e l’autostima ne trarrà enorme vantaggio.
- Positività: imparare a mettere sul piatto della bilancia gli aspetti positivi della nostra vita fa tanto, godendo dei piccoli momenti di gioia… il buon vecchio trucco del “bicchiere mezzo pieno” non sbaglia mai!
CRISI DI MEZZA ETÀ LA MIA ESPERIENZA
Ebbene sì, anch’io ho sofferto di crisi di mezza età quando sono entrata in menopausa: il corpo che cambiava, la stanchezza dovuta anche alla mia Tiroidite di Hashimoto ed alle notti agitate, che rendevano alcuni problemi ai miei occhi insuperabili, facendomi sentire oramai inutile e vecchia, la paura di invecchiare e delle malattie, i bei ricordi del passato talmente lontani ed irripetibili, i rapporti sessuali resi difficili dalla secchezza “dove non batte il sole“, un enorme senso di inadeguatezza… il tutto in contemporanea con il marito, sintomi diversi ma inequivocabili della sua crisi di mezza età, che, assieme ad una cattiva comunicazione, hanno mandato in crisi il nostro matrimonio…
Dunque… con mille éscamotages, tra cui alcuni di quelli che vi ho consigliato, ho reimparato ad apprezzare quanto la vita mi sta regalando oggi, mi vedo quasi sempre ancora bella allo specchio (in fotografia un po’ meno), nuove esperienze sociali e lavorative che mi arricchiscono e che mi dicono che sono ancora in gamba, sto costruendo nuovi ricordi, una base dunque più solida per il mio futuro.
Ciò non significa che a volte non abbia paura di ammalarmi gravemente o di invecchiare, che non rimpianga la felicità di quella che io chiamo “una vita fa, un’altra vita”: giornate NO ne ho anch’io!
Il tempo si può rallentare ma mai fermare, inutile girarci attorno.
L’importante è per me, oramai, godere questa stagione della mia vita prendendomi cura in primis di me stessa a tutto tondo, evoluzione emotiva inclusa, per potere affrontare la vecchiaia in salute e serena.
Nel frattempo scrivo qui a voi tutte, grande passione il mio Blog, tenendo la mente impegnata e stimolando le mie cellulite grigie, ottimo “élisir di lunga vita“.
Il resto si vedrà, il mio “work-in-progress” continua, ma è a buon punto!
Ph. Credits: Aiden Brady – Pinterest
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