Si parla molto di amicizia, spesso in modo superficiale, banalizzando un termine che è denso di significato, di valori. E mentre da bimbi il sentimento nasce spontaneamente e non conosce malizie, man mano che si cresce ognuno di noi seleziona la persona, il gruppo a cui affidare parte importante della sua vita. Mi reputo fortunata: le mie sono amiche-amiche! Vi faccio un esempio.
Due settimane fa, lunedì mattina: già dal brusco risveglio ho capito che sarebbe stata una giornata…faticosa. Listone della spesa (ma ho due figli o due idrovore???) alla mano, vado al Supermercato. Mi impossesso di un carrello e … SBAM! Mignolino del piede sinistro contro ruota del suddetto = dito rotto. Nooo, Almeno due settimane di stop dalla corsa. Vedo nero. Nel pomeriggio, mangiando una ciliegia, mi rompo un molare. Nooo…odio il dentista. E non è finita qui… Il mobilificio a cui avevo ordinato il mio nuovo letto matrimoniale e che doveva farmi la consegna entro 48h mi avvisa che, per un disguido, potrà evadere l’ordine non prima di una settimana. Questo è il colpo di grazia! Qualcuna di voi mi capirà: la trattativa per il cambio del talamo nuziale ormai ventenne m’è costata un’attività diplomatica versus consorte a dir poco estenuante. Ed ora devo pure convincerlo che dormire praticamente sul pavimento almeno per 5 giorni sia una cosa romantica, “…come quando, da giovani, si andava in campeggio con la canadese…” La disperazione si fa strada prepotentemente nel mio status mentale della positività a prescindere... E qui arrivo al punto.
Chi mi ascolta (a parte il mio gatto♥), chi mi rassicura, chi mi organizza un caffè col gruppo “amiche a supporto”, chi mi regala un’ora di sfoghi sulla “sfortuna di certi accadimenti”, soffre con me ma poi fa in modo che il bicchiere, improvvisamente,mi appaia nuovamente “mezzo pieno“? Chi se non la mia squadra di “sis” (sister friends)???
Loro. Basta una telefonata, un’uscita anche solo di mezz’ora e torni rinfrancata perchè sai di essere capita, accettata “pacchetto completo”, pregi e difetti, criticata al momento giusto perchè chi ti vuole bene vuole la tua crescita, spronata a dare il meglio ma, anche, accolta ed accudita se manchi l’obbiettivo. Una canzone che amo di Renato Zero, “Amico”, contiene una frase che raccoglie e spiega al meglio il senso dell’amicizia:
“Amico è bello, amico è tutto, è l’eternità, è quello che non passa mentre tutto va…”
Morale della favola: dedichiamo tempo, pazienza, sorrisi, amore alle nostre amiche. Fanno parte del nostro essere “proprio così”!