PERCHÉ COSTRUIRE IL PROPRIO STILE SENZA SEGUIRE LE TENDENZE CON IL VINTAGE SI PUÒ (E FA BENE AL PIANETA): CE LO SPIEGA OGGI AMELIANNA
Passione Vintage oramai anche per me: un po’ perché in questi anni mia figlia Alice mi ha contagiata, un po’ perché, entrando nel magico archivio di Amelianna Loiacono l’entusiasmo si è moltiplicato… .
E ora che il Vintage è sempre più diffuso, sia per la libertà espressiva che ci consente, sia perché ecosostenibile, chi meglio di Amelianna può raccontarcelo?
UN PO’ DI AMELIANNA E DEL SUO VINTAGE
Nata a Bari, adottata negli anni ’90 da Milano, Amelianna è una dolcissima donna dallo sguardo un po’ timido.
Grande passione per il cinema e per i suoi cagnolini, Nina e Rocco, Amelianna con il suo stile inconfondibile ispira oramai donne di tutte le età.
Oramai Amelianna è infatti annoverata tra le migliori stylist e fashion editor a livello internazionale, con 25 anni di esperienza che spazia trasversalmente dalle campagne pubblicitarie alle sfilate, dal cinema ai redazionali sulle maggiori testate.
La visione creativa di Amelianna non segue le tendenze di moda, ma lancia con la sua selezione Vintage uno stile eterno.
I servizi fotografici da lei curati infatti, che siano totalmente Vintage o abbinati a collezioni attuali, potrebbero essere collocati cronologicamente ovunque, in un mood liberamente creativo e svincolato dalle strategie di marketing, che attualmente guidano il mercato.
Attingendo da immaginari lontani nel tempo e nello spazio, pescando anche da altre culture, Amelianna si è affermata nel Fashion System grazie alla creazione di una propria identità visiva forte e originale, che riesce a resistere al continuo cambio di tendenze.
Solo il suo talento e la sua piacevole ossessione per il Vintage guidano Amelianna nelle sue scelte di stile e di vita, collocandosi nel panorama fashion italiano in un’isola felice.
ARCHIVIO LOIACONO
Il suo spazio Archivio Loiacono sui Navigli qui a Milano si può dire “succursale” del ricco guardaroba di casa (dove ho posato tra l’altro tempo fa per Marieclaire).
Lì centinaia tra abiti da sogno e di ricerca, bijoux, scarpe e borse Vintage sono stati accuratamente suddivisi per genere e Maison nelle tante stanze (nella sala da bagno vi trovate tutta la lingerie e l’abbigliamento da notte).
Un luogo dove spesso stilisti e Stylist attingono idee per le nuove collezioni e per i servizi fotografici, una selezione accuratissima di capi selezionati secondo la sua estetica inconfondibile.
Capi ed accessori da cui trae ispirazione Amelianna stessa per i servizi e le campagne pubblicitarie da lei curati e da cui attingono oramai tanti costumisti cinematografici: suoi gli abiti di film come “Call me by your name” di Luca Guadagnino e della serie TV “Made in Italy”, giusto per citarne alcuni.
Incontriamola…
Quali caratteristiche deve avere un capo per classificarsi Vintage?
I capi Vintage sono tutti i capi che appartengono ad un’epoca passata, ma quelli che io cerco e archivio sono quelli che hanno una comtemporaneità, che possono essere reinterpretati e attualizzati, perché io guardo il Vintage in un’ottica legata alla moda.
Come è nata la tua passione per il Vintage?
Da bambina passavo ore nei cassetti di nonna Gabriella.
Parlaci del tuo Archivio Loiacono
Cosa ami condividere sulla pagina @archivioloiacono (link)?
Epoca, stilisti e collezioni preferiti?
Da dove trai ispirazione per i tuoi progetti?
I tuoi pezzi preferiti?
Dove, come, quando cerchi e trovi Vintage?
Lo faccio ovunque e sempre.
Oramai l’offerta di capi Vintage è enorme, dove consigli di acquistare Vintage a Milano e a Roma?
Grazie Amelianna, buon lavoro!
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Oggi sono sempre di più le stylist che si rivolgono ad Amelianna Loiacono per integrare i loro servizi con capi e accessori d’archivio, così come gli stilisti che lo frequentano per fare ricerca durante lo sviluppo delle loro collezioni.
«Per anni ho condiviso i miei vestiti gratuitamente, oggi ho un ritorno che pareggia quasi le spese», spiega. «E poi oggi il vintage è anche sinonimo di sostenibilità: dare una seconda vita a capi e accessori che altrimenti si trasformerebbero in rifiuti. Questa idea mi affascina».
Prima di congedarci le chiediamo quali sono secondo lei i cinque capi vintage che ogni donna dovrebbe possedere nel suo guardaroba: «Senza dubbio lo smoking di Saint Laurent, la giacca in tweed di Chanel, il trench di Burberry, la borsa Université di Saint Laurent e la Constance di Hermès». Magari scovata nel negozio più assurdo di Tokyo.