Non chiedetemi di spiegare l’acronimo: di certo T sta per training. Il resto non so, e forse non è importante 🙂 Di certo uno dei significati nascosti è fatica! Un altro è sudore ma anche divertimento!
Ho provato ad affrontare questo allenamento nel centro sportivo che frequento: lo Sporting Club di Milano 3. L’istruttore di riferimento è Alex, un ragazzo gioviale e dal sorriso contagioso. Mhhh…è certo che, nonostante l’apparenza innocua e “accogliente”, non lesinerà in esercizi “crudeli”.
TRX è un allenamento in sospensione, ovvero si utilizzano cavi agganciati al muro a cui, grazie a maniglie poste alla loro estremità e ad imbrachi particolari, la “povera vittima” si appenderà per lavorare sfruttando il proprio peso corporeo in sospensione dinamica e completa.
Ecco, inizia l’ora. Una musica giusta, ritmata, contemporanea detta il ritmo del lavoro aerobico. In sala siamo quindici donne, una per ogni TRX. Il livello atletico è variegato: dalla ragazzina energica alla “over” come noi che, già dopo 5′, minaccia lo svenimento.
Ma Alex, coach puntuale ed attento, calibra per ogni partecipante l’intensità dello sforzo. Ci incoraggia, ci diverte con battute e piccoli scherzetti( < forza, solo 10′> ma,in realtà, ne mancano 40!!!).
In un turbine di ritmi,risate, sbuffi ed urletti (<basta, abbiamo finito???>) passano 45′ e…mi sembra di aver appena iniziato!
Soddisfattissima, sottoscrivo la mia partecipazione almeno bisettimanale. E braccia, gambe, glutei…ringraziano commossi ;).