Non c’è testata giornalistica che non stia parlando in questi giorni dell’accusa di plagio mossa all’azienda di Ivanka Trump da parte di Aquazzura Italia srl.
Rewind.
Il marchio Aquazzura nasce a Firenze nel 2011 per mano di Edgardo Osorio, giovane e talentuoso designer colombiano con l’idea di rilanciare la scarpa italiana di qualità.
Detto fatto: ai piedi delle dive di Hollywood sin da subito e Barneys NY come primo rivenditore, un paio di scarpe disegnate dalla mia blogger preferita Olivia Palermo, negozio a Firenze a Palazzo Corsini e poi Parigi, Londra, New York. Un fenomeno ormai globale.
Nel frattempo Ivanka Trump fonda la sua azienda di moda e affida alla Marc Fisher Holdings design e produzione. Lo stesso Marc Fisher che ha fatto perdere a Guess la vertenza aperta da Gucci per plagio: 5 milioni di $…
L’oggetto del contendere è il sandalo con pom pom e frange più venduto al mondo “Wild Thing”, a quanto pare copiato da Marc Fisher e rinominato “Hettie”. Uguale uguale, ma ad un costo decisamente inferiore rispetto a quello di Aquazzura, $ 145 contro $ 575 (e non il contrario come riportano erroneamente tutte le testate giornalistiche italiane – fatta eccezione per TGcom 24, ma noi 50enni siamo avanti!).
Sembra che Marc Fisher adori le scarpe Aquazzura. In questi anni ha scopiazzato la “Belgrave” rinominandola “Necile” come pure la “Forever Marilyn” facendola diventare la sua “Teagin”. Irrefrenabile.
In seguito alla diffida di un anno fa il marchio Ivanka Trump ha tentato di salvarsi in corner coniando la “Hethal”, con meno frange, un fermaglietto in metallo e vendendola a $ 39.
Premettendo che Ivanka Trump non è proprio Miss Simpatia, sembra che non abbia tempo per testimoniare ed che abbia ultimamente parecchi grattacapi, la scarpa italiana è l’eccellenza e vale il suo prezzo: questo sandalo è stato copiato pari pari da almeno altri 20 marchi, perlopiù statunitensi!
Tra i più popolari Steve Madden, Missguided, Gigi & Lolita, Banana Republic e River Island. Fatta eccezione per Steve Madden, nessun altro marchio sotto tiro…
Direi quindi visto quanto sopra di lanciare l’hashtag #salviamoilmadeinitalyebrevettiamolo!