Non è facile cercare di spiegare quanto sia importante affrontare ed accettare il concetto di “fatica” ai nostri figli.
Dopo lunghi discorsi sul tema sciorinati alla mia prole, con toni a volte sottilmente minacciosi, rendendomi conto che le mie parole risultavano un “bla-bla” ridondante e …inascoltato, ho pensato di scriver loro una lettera, confidando nel principio “scripta manent”. Ecco il faticoso “parto mentale” di una madre:
” Disciplina : è un concetto che, se ti è proposto, ti fa storgere il naso. Per lo più ti ispira obbedienza, spesso coatta, quindi ti suggerisce costrizione. L’accezione negativa è oggi più che mai percepita poichè se ne è perso il senso come valore.
Disciplina, oltre a quello che ti suggeriscono i terzi, è quel modo che il tuo cervello, ragionato su cosa e come farlo, usa per indicarti la via per gestire al meglio le tue emozioni, i tuoi impulsi, i percorsi utili alla realizzazione di un progetto reale e concreto. La disciplina mentale è un mezzo per dare ordine alla vita e permetterle di raggiungere agilmente le mete prefisse.
Certo, costa fatica…
La fatica è la figlia prediletta della disciplina. Con fatica ti alleni e raggiungi quella forma fisica a cui ambisci, con fatica ti organizzi un piano di studi che ti porti alla promozione, con fatica dovresti costringere la tua istintiva pigrizia ad indietreggiare a favore del dinamismo (leggi: camera ordinata, abiti riposti negli armadi, stoviglie sporche nella lavastoviglie ecc…:( ) Fare fatica aiuta a realizzare i goals della vita. Regista di questo film è la disciplina.
Cari figli, provate a rifletterci!”
Mah, non so se avrò raggiunto lo scopo. Ho spesso l’impressione di comunicare in una lingua criptica…
Sono tuttavia convinta che in questo momento storico, in cui si cerca di rendere la vita sempre più “comoda” , chi capisce la valenza di gestire con disciplina le fatiche del quotidiano sia vero protagonista di questa sorprendente vita.
O no? 😉