È arrivato il momento di “sviscerare” argomenti mirati alla menopausa, quali il DHEA, ormone della giovinezza, grazie a Michela Taccola di Faceboost
Ho pensato di attingere dalle competenze di una mia cara collega, Michela Taccola, cofondatrice di Superanta (vi ricordate?), tuttora presente su Facebook come pagina di supporto.
Michela sul suo blog www.faceboost.org da anni scrive di medicina estetica e chirurgia plastica, di bellezza e di salute, diventando una “penna” più che autorevole del settore, riferimento solido anche per tantissimi medici del settore.
Interessanti i suoi articoli anche sulla menopausa, veri e propri trattati scientifici che da oggi verranno riproposti qui, in chiave semplificata.
Oggi Michela ci parla del DHEA, un integratore di cui ho ricominciato da poco a farne uso, percependone già i vantaggi.
1. TOS E DHEA
Il motivo principale del grande interesse, che sempre più si riversa sulla terapia ormonale sostitutiva e sulle varie alternative ad essa, è dettato non da una moda estemporanea, piuttosto dall’aumento dell’aspettativa di vita, visto che più di un terzo lo trascorriamo in menopausa.
Diventa quindi di fondamentale importanza poter vivere serenamente questa fase e non come se rappresentasse una malattia invalidante, facendo uso di terapie che abbiano formulazioni sempre più efficaci e con i minori effetti collaterali.
In questa ottica sono molti gli studi effettuati sull’utilizzo del DHEA, proposto come possibile terapia ormonale sostitutiva alternativa o complementare a quella tradizionale.
Tra i nomi più autorevoli nel panorama italiano, la mia ginecologa sostiene da sempre che una donna in menopausa e con l’età che avanza ha tutti i diritti di essere ancora attiva ed in forma sotto tutti i punti di vista: fisico, mentale, sessuale.
2. COS’È IL DHEA
Il deidroepiandrosterone (DHEA) è un ormone sintetizzato dalle ghiandole surrenaliche.
E’ presente in grandi quantità nel corpo umano ed è coinvolto nella produzione del testosterone, degli estrogeni, del progesterone e del corticosterone. Questo ormone e il suo solfato (DHEA-S) sono i più importanti steroidi sessuali prodotti dalle ghiandole surrenaliche.
Il deidroepiandrosterone (DHEA) viene trasformato negli ormoni estrogeni, testosterone, progesterone, allopregnenolone e così via nei tessuti che lo utilizzano.
Se facciamo attività fisica, ad esempio, viene utilizzato dai muscoli per costruire proteine contrattili, aumentando così la massa muscolare, la forza e la performance fisica.
Se impariamo una lingua o ci impegniamo in un’attività mentale, viene trasformato dal cervello in testosterone ed estrogeni migliorando la salute del cervello e così via.
Il colesterolo naturale è il composto grezzo utilizzato per produrre tutti gli ormoni steroidei.
Nelle ghiandole surrenali, il colesterolo viene convertito in pregnenolone che è poi convertito in DHEA e in altri ormoni sessuali tra cui testosterone ed estrogeno.
3. LA FUNZIONE DEGLI ORMONI SESSUALI
Gli ormoni androgeni ed il testosterone in particolare sono essenziali per:
- mantenere in salute il cervello della donna, di ridurre ansia, depressione, deterioramento cognitivo e Parkinson
- mantenere la tonicità muscolare, migliorando gli effetti dell’esercizio fisico e contrastando la perdita di massa e forza muscolare (sarcopenia)
- ridurre l’osteoporosi e le conseguenti fratture
- proteggere dalle malattie cardiovascolari
- stimolare il desiderio sessuale
- aumentare l’energia fisica e mentale
Gli ormoni sessuali, se usati con intelligenza clinica, sono “potentissimi amici” della salute delle donne dopo la menopausa, tenendo conto di indicazioni e controindicazioni, personalizzandone la somministrazione.
4. ORMONI ANDROGENI E DHEA
Oramai in tutti i simposi sulla menopausa viene sottolineata l’importanza degli ormoni androgeni anche nella donna, erroneamente ritenuti esclusivi degli uomini e troppo spesso dimenticati e per questo definiti “ormoni fantasma”.
Gli ormoni androgeni, gli amici biologici più potenti della sessualità femminile, sono:
- il deidroepiandrosterone (DHEA)
- l’androstenedione (A)
- il testosterone (T)
- il deidrotestosterone (DHT)
Nel sangue gli ormoni androgeni raggiungono livelli molto più elevati degli estrogeni, ormoni femminili per eccellenza.
Importante sapere che i livelli di DHEA aumentano fino all’età di 25 anni, dopodiché la sua produzione comincia a calare, in entrambi i sessi.
Il calo del DHEA è parallelo a quello del GH (ormone della crescita) mentre aumentano, lentamente ma progressivamente, i livelli del cortisolo plasmatico.
Nella menopausa fisiologica si ha una riduzione del testosterone del 50% e del DHEA del 70%, nel caso poi di menopausa iatrogena o precoce la caduta del testosterone arriva anche all’80%.
Dunque… quando il livello degli ormoni androgeni è troppo basso, la donna può avvertire sintomi quali:
- scarso desiderio sessuale
- riduzione d’intensità negli orgasmi
- tendenza ad accumulare adipe sull’addome e sul punto vita. Aumento della massa grassa
- astenia, simile alla depressione, determinata spesso dalla carenza di androgeni
- maggiore sensazione di stanchezza fisica
- minore vivacità anche cognitiva
- maggiore difficoltà ad affrontare l’esercizio fisico (il testosterone migliora infatti la performance muscolare oltre a consentire buon trofismo osseo, contrastando quindi la tendenza all’osteoporosi tipica della menopausa)
5. CONSEGUENZE DEL CALO DEL DHEA
E’ stato dimostrato che la diminuzione in particolare dei livelli di DHEA comporta tutta una serie di patologie di tipo degenerativo legate all’invecchiamento, quali:
- osteoporosi, perdita di massa muscolare (sarcopenia), assottigliamento ed invecchiamento della pelle, rallentamento dei processi di guarigione delle ferite
- depressione, disturbi dell’umore, perdita di memoria
- indebolimento delle difese immunitarie con aumentata predisposizione verso infezioni e tumori
- aumento di patologie infiammatorie croniche
- obesità di tipo addominale
- arteriosclerosi, ipertensione, ritenzione idrica, diabete ed aumentata incidenza di patologie cardiovascolari
- artrosi
- anomalie in altre funzioni ormonali
Essendo la terapia con DHEA prevalentemente utilizzata per stimolare la produzione di testosterone, estrogeni e progesterone, numerose le sue funzioni, quali:
- stimolazione del sistema immunitario contro le infezioni ed altre malattie virali
- riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi e diabete
- contributo nella perdita di grasso e l’aumento della massa magra
- prevenzione di alcuni tipi di neoplasie, come il cancro alla mammella, all’utero e alla prostata
- contributo nel trattamento delle malattie autoimmuni come il Lupus Eritematoso Sistemico
- riduzione dei sintomi della menopausa, migliorando il desiderio sessuale nelle donne
- funzione antidepressiva
- miglioramento della qualità del sonno
- trattamento dell’Alzheimer e miglioramento della memoria, proteggendo contro la degenerazione delle cellule cerebrali
- miglioramento dell’aspettativa di vita
- miglioramento dell’aspetto della pelle migliorando l’idratazione della pelle e prevenendo la formazione di macchie senili
6. IL DHEA E LA PELLE
È oramai scientificamente provato quanto il DHEA abbia effetti positivi anche sull’aspetto della pelle: difatti, tra i sintomi più evidenti della carenza a livello cutaneo di DHEA, vi è proprio la secchezza della pelle.
Diversi studi hanno mostrato come il DHEA sia implicato nella regolazione del collagene e nella sintesi delle metalloproteasi, una famiglia di enzimi proteolitici coinvolti in un complesso processo multifasico della pelle chiamato rimodellamento tissutale, che gioca un ruolo importante nel photo-aging.
Un recente studio ha evidenziato:
- un aumento del numero dei recettori per gli androgeni (evidenziato attraverso la biopsia)
- un aumento della sintesi di fibre collagene di tipo I e di tipo III
- un’ aumento nell’espressione di una proteina, ritenuta in grado di favorire la sintesi di pro collagene
Il DHEA bioidentico è efficace sia per via topica, che per via generale per ridurre la secchezza della pelle e le alterazioni del collagene che accompagnano l’invecchiamento.
Sembra quindi possa essere usato come un efficace e fisiologico agente antiaging per migliorare texture e compattezza della pelle.
Potremmo dire che la comparsa delle rughe e l’invecchiamento della pelle sono, in parte, il risultato di una carenza ormonale, alla quale il DHEA può supplire egregiamente.
7. DHEA – EFFETTI COLLATERALI
Premesso che il proprio ginecologo/endocrinologo deve prima di tutto valutare, attraverso esami del sangue specifici, se siamo carenti di DHEA e di quanto… : se viene erroneamente assunto in dosi eccessive si può andare incontro ad:
- aumento eccessivo della massa muscolare in risposta all’esercizio fisico
- comparsa di acne
- irsutismo,
- abbassamento della voce (le corde vocali diventano più spesse)
- ingrossamento della clitoride
- caduta dei capelli
- aumento eccessivo dell’eccitabilità fisica e mentale
- aumento del colesterolo totale e del colesterolo cattivo (LDL)
- riduzione del colesterolo buono (HDL)
Tenete presente che in gioventù il nostro corpo produce al massimo 15 mg al giorno di DHEA e che ci sono alcune patologie che portano a valori superiori a quelli fisiologici.
Necessario dunque rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia per l’eventuale prescrizione.
8. DHEA E TUMORI
Contrariamente a quello che si pensa delle terapie ormonali, diversi studi dimostrano che l’integrazione con DHEA può di fatto aiutare a prevenire il carcinoma alla prostata e l’ipertrofia prostatica, riscontrando livelli significativamente più bassi nei pazienti affetti da carcinoma prostatico.
Anche per quanto riguarda il cancro alla mammella gli studi più recenti indicano che l’assunzione di DHEA comporti una riduzione del rischio di cancro alla mammella, oltre ad una riduzione del volume dei cancri già comparsi, avendo quindi azione antiproliferativa.
9. DHEA – DOSI
La posologia di DHEA varia in base al sesso, all’età, allo stato di salute ed a numerosi altri fattori. Sarà quindi il medico a stabilire il dosaggio più adeguato per ognuno, se da prescrivere ovviamente.
In genere si consigliano dosi comprese tra i 10 e i 50 mg al giorno per le donne e tra i 25 ed i 100 mg al giorno per gli uomini.
È buona regola iniziare con piccole dosi e monitorare costantemente i livelli di DHEA-S nel sangue per valutare la reazione fisiologica dell’organismo.
Solo in alcune patologie come il Lupus o in caso di depressione le dosi possono essere aumentate e raggiungere livelli anche elevati.
Considerati gli effetti positivi legati ad un’assunzione controllata di DEHA, una persona potrebbe essere portata a pensare che “di più è meglio”: in realtà mano a mano che si aumentano le dosi di assunzione i benefici raggiungono il livello massimo e gli effetti collaterali aumentano in proporzione, dunque attenzione, monitoraggio costante.
10. DEHA -DOVE SI ACQUISTA
In Italia il DEHA fino all’anno scorso era venduto in farmacia solo dietro prescrizione medica come preparazione galenica, contrariamente agli USA dove viene venduto liberamente come integratore alimentare ed è praticamente reperibile in un qualsiasi supermercato.
Una nuova normativa ne proibisce ora la vendita in Italia, essendo considerato ormone steroideo, dunque donate.
I ginecologi italiani dirottano l’acquisto attualmente ai siti stranieri, come Pharmatrans. Sempre su prescrizione medica naturalmente.
11. DHEA – LA MIA ESPERIENZA
La mia ginecologa, riscontrati livelli bassi di DEHA-S nel sangue, me l’ha prescritto in preparazione galenica da 10 mg.
Dopo 3 mesi posso dire di avere percepito notevoli miglioramenti:
- miglioramento del tono dell’umore
- miglioramento dell’energia fisica
- aumento della forza muscolare e della resistenza fisica alla fatica
- aumento del desiderio sessuale
- sonno più profondo
12. ULTIMO SUGGERIMENTO
Lo scopo di questo articolo non è quello di spingere al consumo di DHEA, ma è semplicemente quello di informarvi, che come terapia antinvecchiamento e soprattutto in menopausa è possibile fare ricorso anche agli ormoni androgeni in aggiunta o come alternativa alla TOS.
Trattandosi di un ormone è opportuno non fare automedicazione, ma sentire il parere del vostro medico di base o del vostro ginecologo ed effettuare le analisi del sangue prima di assumerlo.
Se infatti i livelli endogeni del vostro DHEA-S saranno adeguati non avrà nessun senso utilizzarlo. In caso contrario potreste essere voi a proporlo e sentire cosa vi consigliano. Certo dovrete fare i conti con la disinformazione ed una certa avversità, dovuta all’ignoranza, nei confronti degli ormoni (del resto anche la melatonina è un ormone ma di cui si fa largo uso!).
Ma se troverete il medico illuminato…..
Michela Taccola – Faceboost
Qui l’articolo sul DHEA versione integrale: LINK (dove sono presenti le fonti)
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Per quesiti di ogni genere potete contattare Michela attraverso i suoi social.
Alla prossima!