Tre strategie, più una, per prolungare il più possibile l’abbronzatura dopo i 40 anni (e n0n solo…)
Eccomi finalmente ancora qui con voi, felice, mi mancava scrivere sul Blog, mi mancavate voi!
È tempo di vacanze, di sole, di mare e montagna… sapete tutto quello che c’è da sapere per prolungare l’abbronzatura il più possibile?
Se la risposta è no, vi viene incontro Giovanna Buratti, Beauty Advisor e fondatrice di Studio Acqua a Tortona, un background pluriennale di tutto rispetto nella cura della pelle, anche dall’interno e sempre rigorosamente con rimedi naturali.
Buona lettura!
Come ogni estate web e media abbondano di consigli utili per preparare al meglio la pelle a ricevere i benefici del sole.
Leggiamo con interesse ogni articolo con la speranza di cogliere quel dettaglio in più, che potrebbe regalarci un’abbronzatura ancora più luminosa e duratura rispetto all’estate precedente, preservando l’elasticità e la morbidezza della nostra pelle.
Quello che farò di diverso oggi rispetto ad altre fonti è svelarvi un passaggio di cui poco si parla, forse perché talmente semplice da sembrare superfluo … Partiamo!
Dagli ‘Anta in poi la pelle è più fragile e sottile, necessita maggiori attenzioni per non subire danni irreparabili.
Alla nostra età, per godere dei benefici del sole, dobbiamo seguire scrupolosamente le regole che da giovani abbiamo evitato come la peste.
Abbronzatura al Top 1.Esfolia in profondità
“ Se faccio lo scrub porto via l’abbronzatura?“ questa la domanda che mi viene rivolta più di frequente.
Assolutamente no! Lo strato di pelle rimosso dallo scrub consiste di cellule morte la cui abbronzatura (ovvero la melanina) se ne è andata da un pezzo, lasciando spesso una velatura grigia.
Il processo meccanico dell’esfoliazione, spazzandone via solo lo strato superficiale, stimola il ricambio cellulare, lasciando intatta la tintarella sottostante.
Lo scrub quindi aiuta a mantenere la tintarella dorata più a lungo, facendo in modo che la pelle si desquami di meno ed il colorito sia più uniforme.
Fatto lo scrub meglio fare passare un paio di giorni prima di esporsi al sole: la pelle è impegnata a rigenerarsi e non gradisce essere stressata dagli UV.
Quale scrub scegliere?
Personalmente prediligo le formulazione a base oleosa con delicati microgranuli di sale. L’olio (di origine vegetale e privo di petrolati, mi raccomando!) è un grande alleato della pelle in quanto deterge, nutre e tonifica, assicurando la normalizzazione del tessuto epidermico anche grazie ai minerali contenuti nel sale.
Esistono formulazioni estremamente gradevoli da usare una volta la settimana comodamente a casa, ma per un risultato a regola d’arte meglio optare per uno scrub in Istituto. Le mani esperte dell’estetista riescono infatti ad arrivare dove le nostre non arrivano, per un’esfoliazione completa ed efficace.
A casa meglio massaggiare lo scrub sulla pelle asciutta, con movimenti circolari dal basso verso l’alto, sciacquandosi poi con un getto di acqua tiepida senza alcun detergente: la pelle è già super pulita, sta solo aspettando di essere massaggiata con una buona emulsione nutriente .
E sul viso?
Su viso collo e decolté bisogna pulire in profondità, ma con estrema delicatezza. Se la pelle è sottile e sensibile meglio utilizzare uno scrub a base di miele sulla pelle umida, con piccoli movimenti circolari. Se la pelle è più spessa si può procedere nello stesso modo ma su pelle asciutta, soprattutto sulla zona T.
In profumeria o farmacia sempre un’ampia varietà.
In alternativa un impasto casalingo a base di zucchero bianco e miele (non troppo consistente, va benissimo il Millefiori) o naturalmente in Istituto, se desiderate la perfezione.
Abbronzatura al Top 2. Proteggi la pelle più che puoi
Il primo fattore di protezione è il buon senso.
La regola di evitare esposizioni durante le ore centrali della giornata non è passata di moda… meglio dedicarsi ad altro, all’ombra ed al fresco, magari un sano e rigenerante sonnellino? Si stimoleranno così le endorfine, che sono tra l’altro un potente anti-âge.
Il tempo di esposizione va aumentato gradatamente, dando tempo alla melanina di salire in superficie in maniera uniforme.
È fondamentale scegliere un cosmetico a schermo di protezione altissima per il sole più caldo, mai inferiore al 50+: più alto il fattore di protezione, più lungo il tempo di esposizione.
L’applicazione del solare va ripetuta in media ogni 2 ore, più o meno spesso in base al fototipo.
Abbronzatura al Top 3. Nutri la pelle al massimo
Più la pelle viene esposta al sole, più si secca, rendendosi vulnerabile ai raggi UV.
Lo strato protettivo della nostra pelle va continuamente nutrito ed idratato, soprattutto dopo l’esposizione solare, anche per favorirne il ricircolo.
Personalmente amo consigliare olii e burri, a proposito dei quali mi scontro con tanta diffidenza: la sensazione di viscido e untuoso dopo essersi massaggiate con un olio è dovuta alla presenza di petrolati & Co, di cui gli olii a base vegetale sono privi.
In alternativa ottimo il burro di karitè: contiene acido cinnamico, che aiuta a proteggere la pelle dai raggi ultravioletti. Usato come doposole aiuta a lenire gli arrossamenti, le ustioni e può guarire piccole scottature.
Abbronzatura al Top 4. Ultimo prezioso consiglio
La pelle è un involucro, una barriera che “piange o ride” in base al cosmetico che incontra. Se un aggressore la tormenta tutti i giorni, crea una vera e propria corazza dura e ruvida per difendersi.
La nostra pelle è infatti rivestita per il 95% da sebo e molti profumatissimi bagnoschiuma, in realtà aggressivi, possono alterare questo delicato equilibrio…
In fase di detersione la componente lipidica (la parte di grasso buono) può venire aggredita da certi tipi di detergenti e la barriera protettiva della pelle (film idrolipidico) rischia di ridursi.
Dunque attenzione a tutti i detergenti a base acquosa (gel) o che fanno schiuma, ci illudono infatti di pulire a fondo, ma in realtà torturano la nostra pelle.
Meglio dunque la detenzione con un panetto lavante o un olio detergente (per il viso ottimo l’olio di cocco).
Ne esistono numerosi in commercio, sono composti da miscele di olii ottenuti per spremitura in cui vengono messi a macerazione essenze estratte da piante fresche. Meglio leggere sempre l’etichetta verificando che questi detergenti siano privi di conservanti, coloranti e profumi di sintesi.
Non fanno schiuma, ecco perché la sensazione può essere di non essersi lavati a sufficienza, ma la pelle pian piano ne guadagnerà in luminosità ed uniformità, sempre tutto l’anno.
Gli olii detergenti sono reperibili in farmacia, in erboristeria e in tutti i negozi di prodotti biologici.
Concludendo
L’obiettivo dell’esposizione solare è di guadagnarci in bellezza evitando le scottature…
Mai dimenticare che il sole apporta al nostro organismo anche tanti benefici. Il principale è l’attivazione della vitamina D, importante perché fissa il calcio nelle ossa.
Dunque ottima l’esposizione solare per prevenire l’osteoporosi che, se una volta era un problema per lo più legato alle donne in menopausa, oggi riguarda anche persone più giovani, sia uomini sia donne, e addirittura anche i bambini, soprattutto in questi due anni di look-down.
Vi auguro di vivere intensamente la magia dell’estate come meritate!
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