Abbiamo la fortuna di vivere poco fuori Milano in mezzo al verde e come spesso capita girando tra le campagne lombarde si scoprono vecchi casolari ristrutturati con gusto. All’interno di un’enorme cascina con tanto di mulino ad acqua, ove sono state ricavate delle unità abitative, il polo culturale di Basiglio ed il Ristorante Borgo Vione.
Divanetti e tavoli sotto al porticato, entrando Marco che ci accoglie calorosamente (e lo stesso trattamento viene riservato a tutti gli ospiti).
I soffitti alti del vecchio fienile con i suoi travoni a vista contrasta con le coloratissime installazioni in onore di Mondrian. Per una maggiore privacy sono state ricavati diversi ambienti.
Cucina variegata italiana per passione, per l’ottanta per cento a base di carne di primissima qualità come la preziosa la Kobe, ma anche pesce (i miei involtini di pesce spada non mancano mai), risotti, pasta e dolci superlativi tanto che il tiramisù al pistacchio di Bronte ogni volta mi chiama!
Uno dei pochi ristoranti fuori Milano dove non si entra se non prenotando con largo anticipo.
E non solo la qualità delle pietanze, la varietà del Menù e l’inventiva hanno premiato Marco e Paolo, i due titolari: è la calda atmosfera che ti fa sentire a casa, la musica in sottofondo che non disturba mai, locali sempre pieni ma mai rumorosi, servizio supercelere con il sorriso.
I ristoratori italiani sono quasi sempre degli ottimi ospiti, fa parte del nostro DNA, ma qui secondo noi tutto è ancora meglio.