Per i non addetti ai lavori può sembrare solo una parola onomatopeica. Non lo è.
È uno stile in cui confluiscono vari elementi della cultura Bohémienne e Hippy.
Uno stile apparentemente trasandato, ma in realtà curato nel dettaglio.
Il termine BO HO deriva infatti da Bourgeois Bohémien.
C’è chi ne attribuisce la ‘paternità’ all’attrice Sienna Miller, dopo alcuni servizi fotografici ed apparizioni a Festival musicali nel 2003/2004 con gonnelloni svolazzanti, gilet in pelliccia, camicette ricamate, le Hobo bags (borse da “vagabondo”) e stivali da cow-boy, tanto da ribattezzare le sue seguaci “le Siennas”.
Altri ne danno il merito alla Super Top Model Kate Moss. Nel 2002 una giornalista italiana, Laura Demasi, l’ha definita Boho-Chic. Successivamente una sua collega inglese ha definitivo un suo abito “molto bohemien, molto cool, molto Kate Moss”.
Fatto sta che non esiste Festival musicale, il Coachella per primo, senza una mise Boho-Chic.
E’ improbabile che noi over anta ci si vesta in questo modo per andare in ufficio o a fare la spesa, ma trovo che lo sfizio di un gonnellone come quelli qui sotto di Carolina Herrera o di un abito fiorato ispirato a questa tendenza almeno in estate ce lo possiamo permettere (ed io mi ci “tuffo” spesso, come potete notare dall’immagine di copertina).
Sempre se abbinato ad accessori semplici monocromatici, magari una cinturona, una collanona, un braccialettone, un paio di orecchinoni…ed una borsettona morbida.
Tralascerei la coroncina di fiori, fatta eccezione per le cerimonie sulla spiaggia (come dopotutto ho fatto io per il rinnovo nei voti…).
Perché la classe non è acqua, Mesdames les “Cinquantenni”, vero? E voi ne avete da vendere!!!!!!!