Ho scoperto qualche mese fa su Instagram una nuova pagina: Benessere del Cervello, con quiz e “giochetti” interessanti, utili a mantenere la nostra mente attiva.
Dietro a questa pagina si cela la Psicologa Ilaria Albano. Tutti i “giochetti” che trovate su Instagram vengono approfonditi sul suo blog (eccovi il LINK del blog BENESSERE DEL CERVELLO), con informazioni molto interessanti sulla salute del nostro cervello.
Dunque dopo avere parlato su 50ENNI.BLOG di ginnastica per il corpo e per il viso, dopo avere parlato di come stare bene dentro e fuori volendosi bene, penso sia arrivato finalmente il momento di parlare di come prendersi cura anche dei nostri neuroni, impigriti un pochino durante questa quarantena.
Buongiorno Drssa Albano.
Come è nata l’idea di un blog dedicato alla nostra mente?
Lavorando come psicologa mi sono resa conto di quanto sia poco conosciuto il funzionamento del nostro cervello. Quando parliamo di Psicologia si citano spesso autori e teorie, ma raramente si parla di questo organo, come se fosse ancora qualcosa di oscuro e del tutto separato dai nostri pensieri. Non è così e con il progetto “Benessere del Cervello” voglio far luce su quanto sia importante e a volte divertente imparare a conoscere alcuni processi della nostra mente.
Gli anni passano e le lettrici di 50ENNI.BLOG hanno superato, quasi tutte, i 50 anni. Una generazione molto attiva e curiosa. Cosa succede ai nostri neuroni invecchiando?
Purtroppo già a partire dai 26 anni di età iniziamo a perdere il volume del cervello in modo naturale: la materia grigia si restringe, cambiano la microstruttura dei neuroni e le connessioni della corteccia cerebrale. Di conseguenza con l’avanzare degli anni possiamo essere sempre più esposti a perdite di memoria e ad un rallentamento generale dell’elaborazione delle informazioni. Ma abbiamo anche dati incoraggianti: studi recenti ci dicono che i processi di neurogenesi si estendono in età adulta ed i neuroni continuano a rigenerarsi anche nelle persone più grandi. Ben venga, quindi, fare gruppo, essere curiosi ed attivi: tutto questo avviene grazie alla plasticità del nostro cervello, una caratteristica che ci permette di affrontare i cambiamenti e imparare cose nuove a qualsiasi età.
Si possono prevenire determinate malattie degenerative, quale la demenza senile, mediante l’allenamento costante della nostra mente?
Un ambiente socialmente e mentalmente stimolante, associato a uno stile di vita sano, esercita effetti benefici sul cervello e attenua la possibilità di deterioramento cognitivo. Secondo gli studi l’allenamento mentale promuove lo sviluppo di nuove interconnessioni neurali, riducendo il rischio di demenza fino al 63% e aiutando a mantenere sana la memoria.
Che cosa può fare dunque una donna della nostra età per mantenere i propri neuroni attivi a lungo?
È possibile stimolare il cervello, intervenendo direttamente non solo sulla memoria, ma anche su funzioni cognitive che non sempre riusciamo ad allenare durante le nostre giornate. Ogni volta che “sfidiamo” il cervello, lo mettiamo in condizione di creare nuove connessioni neurali: nasce così l’idea di condividere dei piccoli “allenamenti” attraverso le mie pagine social (qui in LINK del profilo Social di Benessere del Cervello).
Oltre a questo possiamo fare molto anche migliorando le attività della nostra vita quotidiana: leggere, muoverci, dormire e mangiare bene, ma anche coltivare gli affetti, imparare a suonare uno strumento, cucinare un piatto mai provato, parlare una nuova lingua, usare le nuove tecnologie e, più in generale, avere un atteggiamento di apertura verso i cambiamenti, guardando con curiosità le diverse prove a cui quotidianamente è sottoposto il nostro cervello.
Esercizio fisico per un benessere psicofisico: conferma la correlazione?
L’esercizio psicofisico è essenziale per rimanere attivi: l’aumento del flusso sanguigno al cervello fornisce ossigeno e sostanze nutritive. In particolare, l’attività fisica moderata a lungo termine riduce la perdita di “telomero”, una parte del cromosoma determinante per contrastare l’invecchiamento cellulare. Consiglio di trovare un’attività piacevole e stimolante: ricordiamoci che per noi deve rappresentare un’occasione di svago, non un’ulteriore fonte di stress. Quindi sì a danza, pilates, lunghe passeggiate… a seconda dei propri gusti!
Possibile che la messa a riposo forzata della nostra mente, per pensionamento o per malattia ad esempio, possa portare alla depressione?
Sicuramente nei casi di pensionamento o di malattia ci si ritrova a dovere affrontare un crescente disimpegno sociale che, nei casi più gravi, può portare all’insorgenza di depressione senile, un fenomeno, purtroppo, sempre più frequente.
In generale la depressione nasce dalla combinazione di fattori genetici, biologici e psicosociali. Da anziani potremmo essere particolarmente esposti ad eventi spiacevoli quali, ad esempio, la scomparsa di persone care, la riduzione del riconoscimento sociale e l’aumento del bisogno di assistenza. Avere delle buone abitudini e coltivare i rapporti affettivi a qualsiasi età può fare la differenza nell’affrontare questa fase della vita e prevenire gli episodi depressivi.
La depressione è una malattia e, come la maggior parte delle malattie, le buone abitudini possono aiutare il cervello a funzionare meglio. Non “cureranno” la depressione, ma ci aiuteranno a gestire al meglio la situazione.
Consigliano spesso alla nostra età integratori quali gli Omega 3: sono effettivamente efficaci e perché? Alternative consigliate?
Gli acidi grassi Omega 3 sono dei potenti neuroprotettori: migliorano le funzioni cognitive e hanno impatto anche sul nostro umore. Si trovano in diversi alimenti: nel pesce, ma anche in semi oleosi e nella frutta secca come noci, nocciole e mandorle. Queste sostanze danno maggiore plasticità cerebrale e potenziano le comunicazioni tra le cellule nervose. Certo, non esistono ricette “miracolose”, ma è un bene non dimenticare il ruolo che ha l’alimentazione per il benessere del cervello. Grazie a sostanze come queste il cervello sarà più agile e resistente ai cambiamenti dell’età.
Vuole parlarci dei suoi progetti futuri?
Mi piacerebbe continuare a parlare delle potenzialità del nostro cervello, attraverso la divulgazione online e offline. E, non appena si potrà, vorrei organizzare degli incontri a Milano per conoscerci, fare delle sessioni di Brain Training di gruppo e continuare a promuovere il benessere del cervello.
La ringrazio Drssa Albano: vediamo di fare tutti i compitini, per stare meglio con noi stesse, per noi stesse!
Se ti è piaciuto, potrebbero anche interessarti:
COME VEDERSI PIU’ BELLE A CINQUANTANNI?