Come qualcuna di voi già sa vivo fuori dal centro città, praticamente in campagna, con tutti i suoi Pro (ed io ne trovo molti) ed i suoi Contro, uno dei quali è:
Le formiche in primavera!
Anche quest’anno si sono puntualmente ripresentate, minuscole ed agguerrite. Questa volta solo in cucina, probabilmente facendosi strada dietro ad un battiscopa.
Anni fa, non so per quale motivo visto che non vi è cibo per loro, ne avevo trovate anche nel bagno e nella doccia.
Stavolta ho chiesto loro il perchè (ragazze è una battuta, non prendetemi per pazza: le risposte mi sono arrivate grazie alla Treccani ed a Google…).
La loro società è estremamente strutturata: le prime formiche ad entrare in casa sono più grandicelle e viaggiano in solitario. Il loro obiettivo è sondare le nostre riserve alimentari. Sono le formiche sentinella.
Nel caso in cui le formiche sentinella avvertano un pericolo, rilasciano i loro ferormoni onde allertarne le colleghe operaie. Se le sentinelle schiattano però anzitempo può essere che le formiche operaie, previa consultazione, decidano di orientarsi verso altro malcapitato o attaccarvi in blocco entro, in genere, due giorni.
Vi sto suggerendo di ammazzare le sentinelle?????? Care amiche coscienziose animaliste: se non lo fate vi ritroverete per certo con centinaia di formichine per tutta la casa, iniziando dalla cucina, dove c’è il cibo! A voi la scelta…
Nel caso in cui le operaie si presentino puntualmente all’attacco dovete comunque sapere che le formiche di nuova generazione sono oramai immunizzate alle trappole (che altro non sono che esche alimentari nocive per bimbi ed animali), dunque bisogna per forza ricorrere al veleno.
Ecco cosa mi è successo e che rimedi ho usato
L’insetticida tradizionale a base di pesticidi può di certo debellare le colonie di formiche, se spruzzato nei punti di passaggio, ma a casa mia ciò non è possibile: ho un gatto e vorrei evitare che possa ingerire anche solo una piccola quantità di veleno.
Decido dunque di acquistare un veleno biologico, quello della BIO KILL, onde preservare la salute del mio micione.
Centinaia di cadaverini mi hanno accolto la mattina successiva accanto alle finestre.
Mi spiace molto per loro, per solidarietà verso il genere femminile mi cade una lacrima. E mi chiedo come un esserino così piccolo e vulnerabile possa sollevare sino a 100 volte il proprio peso.
Calma piatta per un paio di giorni poi altre scout si introducono per una seconda ispezione. E via con altro veleno.
Nel contempo Cookie supervisiona i loro movimenti, puntandole manco fossero delle prede succulente.
E la battaglia all’ultimo sangue è stata vinta dopo ben tre incursioni: guerriere cocciutelle queste formiche…
A questo punto mi sono informata sul perché delle loro invasioni.
Perché le formiche invadono le nostre cucine?
Le formiche cercano cibo da riportare alla loro Regina nella loro tana. Avanzi di cibo e spazzatura, soprattutto se zuccherini, vanno tempestivamente eliminati come pure gli avanzi del nostro animale da compagnia, tutti gli alimenti vanno chiusi sempre ermeticamente, non solo per non dare loro alcunché da cercare, ma anche perché le formiche possono trasmetterci, cibandosi anche di rifiuti, batteri come lo streptococco e lo straffilococco.
Le superfici vanno tenute sempre pulite con acqua e aceto oppure con alcool, in quanto le formiche sono dotate di un olfatto molto sviluppato.
Perché a volte le formiche invadono i nostri bagni?
Le formiche, soprattutto quelle nere piccole piccole sotto ai 3 mm di lunghezza – le Ochetellus – sono attratte dall’umido e dall’acqua.
Bisogna evitare dunque ristagni d’acqua e tenere sempre pulita la ciotola del nostro quattrozampe.
Come si possono prevenire future invasioni?
Le colonie di formiche costruiscono spesso la loro tana tra le piante.
Sarebbe dunque utile mettere in atto strategie “Green”, come per esempio:
1) Aglio e peperoncino strofinati vicino alle finestre (se non vi da fastidio l’odore) e dentro ad una garza vicino alle piante
2) Sapone di Marsiglia da strofinare vicino agli stipiti ed ai punti di accesso
3) Un miscuglio a base di borotalco, riso o sale aggiungendoci pepe, cannella, peperoncino e chiodi di garofano, da mettere in una garzina sempre vicino a stipiti e punti di accesso
4) Alternativamente un miscuglio da insacchettare nella garza sempre a base di borotalco, riso o sale con l’aggiunta di menta e chicchi di caffè, oppure lavanda, oppure boccioli di rosa oppure tea tree: mal che vada gli ambienti avranno un buon profumo!
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