LA PROTEZIONE SOLARE VA SCELTA CON ATTENZIONE
Scritto a quattro mani con Michela Taccola di Faceboost, mia “partner in crime” nel Team Superanta.
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Le vacanze tanto agognate stanno arrivando e finalmente potremo spogliarci e crogiolarci al sole… Vediamo di farlo con i giusti accorgimenti, approfittando solo dei benefici.
A tutti noi piace l’abbronzatura: ci fa sembrare più belli, più sani e camuffa le imperfezioni. Gli effetti benefici del sole sono innumerevoli. E non solo quello arcinoto della vitamina D per la salute delle nostre ossa, di cui molte di noi sono ora carenti dopo mesi di quarantena.
Li riassumo brevemente:
ATTIVAZIONE DELLA VITAMINA D AL SOLE
Il sole attiva la Vitamina D la quale, in realtà, non è nemmeno una vitamina nel senso stretto del termine, ma è un potentissimo ormone steroide che viene prodotto quando la nostra pelle viene colpita da una quantità adeguata di luce solare ultravioletta e che rafforza le ossa fissando il calcio. Il 90% della vitamina D nell’organismo viene prodotta esponendo la pelle ai raggi ultravioletti, per questo è chiamata la “vitamina del sole”. La vitamina D favorisce l’assorbimento intestinale del calcio e del fosforo, minerali fondamentali per rendere le ossa robuste, combattere l’osteoporosi e contribuire indirettamente a proteggere il cuore a a normalizzare la coagulazione del sangue.
La carenza di vitamina D aumenta il rischio di demenza. I ricercatori della Rutgers University hanno pubblicato un articolo su Jama Neurology in cui affermano che gli adulti con bassi livelli di vitamina D corrono il rischio di andare incontro ad un declino cognitivo più rapido rispetto a quelli che presentano livelli di vitamina D adeguati.
La vitamina D è un antitumorale. Studi recenti dimostrano che la carenza di vitamina D è collegata ad una maggiore incidenza di cancro (soprattutto seno, polmone, colon e prostata) e che i tassi di incidenza di cancro sono maggiori nelle aree meno soleggiate, oltre al fatto che i pazienti di cancro sopravvivono più a lungo se curati nei mesi estivi. La vitamina D accelera la guarigione dei tessuti e, avendo un effetto antiproliferativo, riduce il rischio di degenerazione neoplastica.
L’unico modo per produrre vitamina D naturalmente è l’esposizione alla luce solare. Oggi siamo sempre meno esposti al sole, e non solo in inverno, periodo in cui, alle nostre latitudini, da novembre a marzo, i raggi UV non sono in grado di produrre la vitamina, ma anche in estate la nostra vita scorre quasi tutta in luoghi chiusi al riparo dal sole. Tant’è vero che la Canadian Cancer Society ha raccomandato che ogni canadese integri la propria dieta con 1000 IU di vitamina D nei mesi invernali a seguito del numero crescente di dati scientifici che collegano il cancro a bassi livelli di vitamina D.
Negli Stati Uniti si è visto che l’integrazione di 1000 IU al giorno di vitamina D riduce la mortalità per cancro del 9% nelle donne e del 7% negli uomini.
I BENEFICI DELLA LUCE SOLARE
La luce solare stimola la produzione di sostanze antibatteriche antisettiche e antimicotiche: non a caso, prima dell’arrivo degli antibiotici, a chi aveva infezioni croniche come la tubercolosi si prescrivevano “bagni di sole”. La luce solare è composta da raggi ultravioletti e infrarossi che hanno potere disinfettante. Ecco perché il sole fa bene a chi soffre di malattie come la psoriasi, l’eczema e la vitiligine.
I raggi solari svolgono un’azione antiseborroica e normalizzano la pelle grassa, mantenendola sana. Per chi soffre di acne invece è importante esporsi con moderazione applicando creme specifiche.
I raggi solari svolgono un’azione antidepressiva naturale. Migliora l’umore e l’energia attraverso il rilascio di endorfine e aumentano le prestazioni cognitive.
I raggi solari regolano la produzione di melatonina stimolata dal buio attraverso i fotorecettori della ghiandola pineale, migliorando il sonno. La ghiandola pineale, per regolare i meccanismi adattativi nei confronti dei cambiamenti esterni ed interni, produce alcune sostanze in base all’alternarsi della luce al buio. In presenza di luce la ghiandola pineale secerne la serotonina, che migliora l’umore, regola l’appetito ed il piacere. Questi principi stanno alla base della fototerapia, la cura con la luce. Inoltre una corretta produzione di melatonina, ad esempio, sembra correlata alla minore incidenza di tumori al seno ed all’intestino.
I raggi solari per finire aumentano le difese immunitarie, migliorano ed accelerano il metabolismo ed alleviano i dolori artritici.
Insomma: il sole rappresenta un vero toccasana per la nostra salute!
Detto ciò resta il veto della tintarella selvaggia, soprattutto durante le ore calde, perché è vero che il sole stimola e rinvigorisce, ma se si esagera e se non proteggiamo la nostra pelle in modo corretto, potremmo correre il rischio di subire gravi danni (e non solo da punto di vista estetico).
Del resto, per garantirsi alcuni dei vantaggi del sole, non servirebbe neppure abbronzarsi: basterebbe passare più tempo all’aria aperta, un’ora o due al giorno, magari in movimento, onde innescare la produzione di sostanze utili al miglioramento del nostro benessere.
Purtroppo in Italia in molti non riusciamo a rinunciare alla tintarella estrema e in tanti, nonostante le molteplici campagne di sensibilizzazione, non si proteggono nel modo corretto.
Proteggersi dunque non significa rinunciare all’abbronzatura, ma abbronzarsi meglio, in maniera graduale e duratura, senza scottature.
PERCHÉ PROTEGGERE LA PELLE DAI RAGGI SOLARI
Come sapete sono assolutamente convinta dell’importanza di proteggersi adeguatamente deal sole per evitare di ritrovarsi con una pelle precocemente invecchiata. Sebbene infatti il sole regali, come vi ho appena detto, innumerevoli benefici, è oramai assodato che, se non osserviamo alcune semplici regole e cautele durante l’esposizione solare e se non ci proteggiamo in modo corretto, i raggi UVA e UVB possono accelerare l’invecchiamento cutaneo (photoaging), comportando una riduzione dell’elasticità dei nostri tessuti, oltre a causare danni ben peggiori di quelli semplicemente estetici, come la produzione di melanomi. Per contrastare tale processo diventa quindi di fondamentale importanza proteggere la nostra pelle non solo d’estate, ma anche d’inverno, con creme ad hoc. I prodotti solari rappresentano infatti per la pelle la più importante arma di difesa nei confronti del sole.
FILTRO SOLARE FISICO E FILTRO SOLARE CHIMICO
I filtri solari fisici sono generalmente filtri naturali in grado di riflettere i raggi solari attraverso processi di riflessione e di diffusione delle radiazioni nocive, come piccoli specchietti e, grazie alla loro opacità, oppongono un vero e proprio schermo alle radiazioni UV. Gli schermanti fisici più utilizzati sono il biossido di titanio e l’ossido di zinco.
Lo svantaggio di questi filtri sta nel non potere garantire protezioni elevate senza produrre un “effetto bianco”. Proprio per questo subiscono un processo detto di micronizzazione che li rende spalmabili. In questi casi la crema sarà bianca e corposa e non penetrerà all’interno della cute. Caratteristica comune a tutte le creme ad alto indice Spf e a schermo totale adatte ai bambini.
I filtri solari chimici sono in grado di assorbire in maniera selettiva le radiazioni UV (A e B), assorbono dunque energia, come una spugna, che verrà poi rilasciata sotto forma di calore o fluorescenza. Pur avendo una texture più leggera, sono sostanze di sintesi, ovvero create in laboratorio, più efficaci nel riflettere le radiazioni garantendo protezioni solari elevate ed assicurando un’abbronzatura omogenea.
Purtroppo all’interno dei filtri solari chimici sono presenti nanoparticelle (ovvero particelle di dimensioni ridotte per consentirne la penetrazione nel derma) a volte di sostanze da tempo sotto osservazione da parte della Food and Drug Administration (FDA), avendo a quanto pare procurato squilibri ormonali sul 75% di 24 volontari sani testati, come
- l’avobenzone
- l’oxibenzone (benzophenone-3)
- l’ecamsule
- l’octocrylene
Sotto osservazione in quanto, contrariamente a quanto avveniva qualche anno fa, ora si raccomanda l’applicazione della crema solare ogni due ore. Migrando dunque negli strati profondi del derma ed entrando in circolo, gli Stati Uniti e l’Europa hanno già incominciato a vietare l’impiego per cominciare di oxybenzone e octinoxate, tra l’altro responsabili anche dello sbiancamento dei coralli e pericolosi per gli ecosistemi marini.
Date dunque un’occhiata alle etichette dei prodotti che volete acquistare. Non devono riportare la dicitura NANO.
Può capitare però che i filtri solari chimici non siano sintetici, ma naturali e che i filtri fisici possano anche essere prodotti artificialmente e, dunque, essere sintetici.
È bene sottolineare comunque che l’efficacia e la sicurezza dei cosmetici con protezione solare non si basa solo sul tipo e la quantità delle molecole-anti UV (chimiche e/o fisiche) contenute, ma ma sull’intera preparazione cosmetica.
Molti eccipienti, come i parabeni ed il nichel, possono dare origine a reazioni allergiche.
REGOLE GENERALI PER ABBRONZARSI IN MODO CORRETTO
- Utilizzare una crema protettiva con fattore di protezione non inferiore a Spf 50 per il viso, il collo ed il décolleté soprattutto alle prime esposizioni. Dopodiché si potrà scendere ad un fattore protettivo Spf 30. La crema andrà applicata sempre per tutto il periodo in cui ci esponiamo al sole. Il fattore di protezione potrà variare in relazione alla nostra carnagione (fototipo), ma dovrà essere tale da far sì che la pelle non si arrossi mai. Per il corpo si può utilizzare un fattore di protezione inferiore: da Spf 20 a Spf 30, da scegliere sempre in relazione alla carnagione di ognuno di noi.
- Non utilizzare mai creme aperte, avanzate dall’estate precedente. Si ossidano e perdono d’efficacia.
- La crema solare deve essere applicata 15 minuti prima dell’esposizione solare e deve essere riapplicata ogni due ore e sempre dopo avere fatto il bagno. Non esistono creme del tutto resistenti all’acqua.
- La protezione solare va applicata non solo quando ci esponiamo volontariamente al sole, ma anche quando stiamo all’aria aperta, anche in città, anche in inverno. In questo caso è sufficiente un fattore di protezione Spf 30 e sarebbe meglio utilizzare una crema che non debba essere riapplicata ogni due ore: al mare siamo struccate, dunque è fattibile e necessario, in città è un po’ più complicato. Nel caso in cui si abbiano problemi di lentigo solari, di melassa o cloasma o se la pelle è stata trattata con il laser, sarà necessario utilizzare tutto l’anno, anche in città, una crema con fattore di protezione Spf 50.
Ottima di Skinceutical Mineral Radiance 50 ml UV Defence, una protezione solare illuminante Spf 50 con filtro 100% minerale, in vendita in Farmacia a € 39,00.
Personalmente applico tutti i giorni Bobbi Brown Primer Plus Radiance Spf 35 – Booster d’Éclat – Uniformante del colorito, idratazione a lunga durata. Esiste anche la versione opacizzante, ma senza fattore protettivo, e nella versione altamente protettiva Spf 50. Prezzo € 29,95 circa. Link per l’acquisto.
Di recentissima uscita la crema di Rilastil della linea SunSystem: D-CLAR Crema Fotoprotettiva Uniformante SPF 50+, un’emulsione dalla texture vellutata specifica per prevenire lo sviluppo di nuove iperpigmentazioni e per ridurre la visibilità di quelle esistenti, arricchita con Clari-tech Complex, ad azione illuminante e depigmentante.
Da applicare 30 minuti prima di esporsi al sole, è disponibile nelle nuances light e medium, uniforma l’incarnato, protegge la pelle dai raggi UVB e UVA e grazie al Pro-DNA Complex ha un’azione elasticizzante. Lo trovate nelle Farmacie e nelle Parafarmacie a € 29,90.
RICORDATEVI SEMPRE…
- Evitare di esporsi al sole nelle ore più calde, dalle 12 alle 16. Indossare sempre occhiali da sole e utilizzare un cappello quando si passeggia, soprattutto a pelo d’acqua.
- Consigliato ogni tanto prima di iniziare le nostre vacanze e una volta alla settimana uno scrub delicato (anche casalingo con miele e zucchero finissimo come lo Zefiro) su viso e corpo, onde agevolare il naturale rinnovo cellulare: il colorito sarà più luminoso e la pelle maggiormente ricettiva all’assorbimento delle creme.
TANTI TIPI E TANTI MODI PER ABBRONZARSI
Lasciando per ultimo il metodo tradizionale, ovvero espondendosi al sole, esistono delle alternative efficaci come:
- le lampade solari a bassa ed a alta pressione, per il viso, le docce solari ed i lettini solari (obbligatorio l’impiego di creme ad alta protezione per non scottarsi e non scatenare reazioni allergiche e fotosensibilizzanti).
- gli abbronzanti spray: direttamente dagli Stati Uniti l’alternativa priva di controindicazioni. Prodotti autoabbronzanti vengono spruzzati da un operatore su tutto il corpo uniformemente attraverso dei diffusori. Si sconsiglia di recarsi nel centro indossando abiti chiari e delicati: la macchia è assicurata.
- autoabbronzanti: difficili da stendere in maniera uniforme, unica accortezza certa non sedersi e sdraiarsi per un po’ e per certo lavarsi accuratamente le mani in modo da non ritrovarsi con un antiestetico palmo giallo. Rivenduti in farmacia, profumeria e nei supermercati. Utilissimi quando eliminiamo i collant.
PRODOTTI SOLARI ED INTEGRATORI CONSIGLIATI
- È sempre consigliata l’applicazione di una protezione in stick per le labbra onde prevenire screpolature, arrossamenti e rughette: il derma è sottile e delicato. Indispensabile se si è soggetti a “febbre” sulle labbra. Utile anche per riparare cicatrici su tutto il corpo. Numerosissime le proposte da banco in farmacia ed in profumeria, come queste, rigorosamente dal fattore Spf 35 in su.
- Con l’avanzare dell’età si può soffrire di ipomelanosi, ovvero si formano delle macchioline bianche, soprattutto su tronco e arti, dovute ad una disfunzione nella produzione di melanina in maniera uniforme. Non esiste rimedio, ma il fenomeno si può arrestare con delle capsule da assumere tutti i giorni durante i tre mesi estivi: Heliocare 360° mi è stato consigliato dalla mia dermatologa. Ottime anche per preparare la pelle al sole senza subire danni.
In alternativa, onde prevenire scottature e eritemi, funzionale sia il Betacarotene, come il Carovit Plus, sia la vitamina C e E, antiossidanti naturali contro la formazione dei radicali liberi provocati dal sole.
- Inutile dire che, se si vogliono ottenere risultati prolungati del tempo, è indispensabile l’applicazione ogni sera dopo alla doccia della lozione doposole. Da tempo mi trovo bene con quella di Vichy – Ideal Soleil – Latte doposole lenitivo a base di glicerina e di burro di Karité. 300 ml a € 21,42 circa.
- Il viso va sempre protetto con creme specifiche. Superati i 40 anni sarebbe preferibile scegliere sempre prodotti antimacchia ed antirughe.
Da anni utilizzo Esthederm, una concezione innovativa di prodotti solari. Infatti si suddividono in fattori 1 – 2 e 3 soli, in base alla potenza del sole. Il prodotto si adatta al nostro fototipo. Per non sbagliare impiego sempre tutto l’anno la 3 soli sia per il viso che per il corpo, nonostante non faccia parte del fototipo chiaro. I prodotti si acquistano sia nei centri estetici Esthederm, sia online su Amazon.it.
Quella per il viso che utilizzo da anni è la Bronz Repair. Un trattamento solare anti-rughe. Una crema delicata ed avvolgente che attiva l’abbronzatura prevenendo il fotoinvecchiamento e le macchie scure, correggendo al tempo stesso le rughe e rassodando la pelle. Il risultato dopo l’esposizione al sole è di una pelle tesa, morbida, dorata e luminosa a lungo. I prodotti Esthederm utilizzano la tecnologia brevettata Global Cellular Protection contro i raggi UVA e UVB. In cinque anni di utilizzo non mi sono scottata neanche una volta, neanche ai tropici. Costa € 36,70 circa.
Sempre una garanzia Vichy. Il trattamento protettore viso antiossidante 3 in 1 Spf 50 ha, grazie al Kombucha – estratto di the nero fermentato – alla Vitamina C e all’acqua termale di Vichy, proprietà antirughe, elasticizzanti ed illuminanti. Prezzo € 10,86 ca.
- Per il corpo tantissime alternative con varie consistenze: i latti, i latti spray, le acque solari, i gel lattiginosi, gli olii secchi e non. Per questi ultimi mi permetto di darvi un consiglio: contrariamente alla sensazione iniziale di nutrimento profondo, l’olio galleggia, dunque resta in superficie, “friggendo” al caldo e seccando ulteriormente la pelle.
Oggi vi propongo Vichy, partendo dal Gel latte 50 Sbf Wet Technology, ovvero in grado di respingere acqua (e sudore) creando una barriera protettiva sulla pelle efficace. Una texture idratante e leggera, facile da applicare e che non lascia tracce bianche. Contiene glicerina e acqua termale di Vichy. Costa € 12,95 circa.
Una volta raggiunta la base ideale si può passare al fattore Spf 30, come questi due prodotti sempre di Vichy.
Vichy – Acqua Solare Protettiva Spf 30 antiossidante, grazie ai polifenoli del mirtillo. È fresca, non è appiccicosa, non ha l’effetto bianco. € 12,49 circa.
In alternativa, sempre di Vichy, ottimo lo Spray Idratante ottimizzatore di abbronzatura Spf 30. Dona un effetto uniforme naturale e dorato. Una texture fresca e non appiccicosa. Contiene caffeina (per un’azione antirughe) e acqua termale di Vichy. Costa € 19,87 circa.
Eccomi con il mio latte per il corpo di Esthederm – Adaptasun – Lait Corps Soleil Fort Peau Sensible 200 ml – € 55,50 circa.
Questo prodotto ottimizza la protezione cellulare, sempre grazie alla tecnologia brevettata Global Cellular Protection, e previene il fotoinvecchiamento. Attiva, sublima ed intensifica il colorito della pelle delicata che si abbronza in genere con difficoltà. La pelle sensibile ritrova il piacere del sole minimizzando i rischi di reazione cutanea e di fotosensibilizzazione. Il risultato è un’abbronzatura intensa, luminosa e duratura.
Quando ero ragazza la nostra incoscienza unita ad una buona dose di disinformazione comune era quella di prendere il sole spalmandosi generosamente il “pappone” della Lancaster, privo di filtri solari, o addirittura l'”Eutra”, un grasso per ungere le mucche, la birra ed il the: consuetudini fortunatamente oramai in disuso.
Parecchi i marchi sempre in continua evoluzione, onde ottimizzare i risultati riducendo al tempo stesso i rischi da sovraesposizione. Presenti in farmacia e parafarmacia, in profumeria e nei supermercati queste le mie scelte, in ordine alfabetico:
Angstrom, Australian, Avène, Bilboa, Bionike, Biotherm, Bioderma, Caudalie, Collistar, Clinique, Dior, Eucerin, Esthederm, Filorga, Garnier, Hawaiian Tropic, Isdin, Klorane Polysiane, Korff, Eisenberg, Lancaster, Lancôme, Lierac, La Roche-Posay, L’Oréal, Mustela, Nivea, Nuxe, Piz Buin, Rilastil, Shiseido, Uriage, Vichy
Concludo lanciando un messaggio a tutte le amiche che quando suggerisco loro di proteggersi dal sole SEMPRE ribattono:
“Ma allora devo tornare in città bianca?”
Ricordatevi sempre che la tintarella arriva anche se si usano creme solari ad alta protezione. Certo ci vorrà più tempo, ma ci abbronzeremo ugualmente e anche meglio di chi non protegge la pelle, senza il rischio della classica “squamatura” a fine vacanza: l’abbronzatura presa con prudenza dura più a lungo, è benefica e comporta molti meno danni!
Michela e Cristina
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