Il pantalone in Denim, il Blue Jeans: il mio capo preferito, quello che mi risolve il look nella stagione di mezzo come questa, soprattutto quando vado di fretta.
E possono pure dirmi che dopo i cinquant’anni i jeans siano da abolire: non so voi, ma io continuerò ad usarli per tutta la vita.
Sono anche il mio metro di misura in caso di peso fluttuante, gambe e pancia gonfia, mi danno un obiettivo da raggiungere, anche se oramai ne trovo parecchi particolarmente elasticizzati.
STORIA DEL JEANS
Lo sapevate che il tessuto jeans è stato inventato qui in Italia a Genova nel 1500? Detto anche fustagno genovese, era apprezzato come tessuto da lavoro grazie alla sua resistenza ed al prezzo molto contenuto. Fu tinto con indaco (il classico colore del jeans) per poterlo differenziare dal fustagno tedesco.
Già a metà ‘500 veniva esportato in tutta Europa, soprattutto in Inghilterra, sino al 1853, quando Mr Levi Strauss decise di aprire a San Francisco la sua compagnia per la produzione di pantaloni in tessuto jeans per i cercatori d’oro con il marchio “Levi’s” , iniziando dall’iconico modello 501.
Intere generazioni di giovani lo hanno indossato unicamente come capo casual. Oggi, grazie anche alla varietà di modelli in commercio capaci di accontentare tutti i gusti, il pantalone in jeans, in tutte le sue varianti di colore, viene indossato anche da chi ha superato gli “…anta” da un po’.
Con un top in seta o sbarlush, una bella camicia di seta o in popeline, una giacca ed un tacco questo pantalone dalla vita eterna è stato finalmente sdoganato anche per le uscite serali e per le giornate alla scrivania.
QUALI MODELLI FANNO PER NOI?
Alcuni però, care le mie cinquantenni, sono off limits per noi: no ai jeans troppo strappati in città, ai jeans a vita bassa pancetta a vista (che comunque finalmente stanno lasciando il passo ai jeans a vita alta, che esaltano le nostre curve!), ai jeans bicolore, ai jeans con troppe pezze e toppe e vistosi, soprattutto se abbiamo gambe tornite.
Inutile girarci intorno, non abbiamo più l’età per i tagli jeggings che bloccano la circolazione, gli ultra slim e gli slim, i girlfriend ed i boyfriend: lasciamoli alle nostre figlie, forza.
Assolutamente antiestetici per chiunque a qualunque età i Mum Fit!
Dopotutto un’infinità di altri modelli ci aspetta facendoci l’occhiolino, anche colorati. Se siete tipe da jeans come me, ovviamente…
Nell’armadio ne ho infatti anche qualcuno con pietre applicate: per qualche anno direi che vanno bene dai!
Dunque quali sono i modelli adatti a noi overanta?
Quelli a Sigaretta, gli Straight (come i mitici Levis 501 per intenderci), i Bootcut (gamba aderente ma fondo largotto), i Flare (gamba e fondo più larghi, che quando sono in fondo di larghezza esasperata si chiamano a Zampa d’Elefante, molto anni ’70/80), i tagli Maschili con o senza pences ed i Panta Palazzo, più difficili da trovare.
Nel caso vogliate comunque rinfrescarvi la memoria sui tagli eccovi un articoletto interessante nel LINK.
Come sempre vi ricordo che se non siete alte più di un metro e sessanta il tacco “sarebbe” d’obbligo per allungare la gamba, soprattutto se il fondo del jeans è scampanato. Qui vi parlo delle giuste proporzioni (LINK).
I pantaloni in jeans vanno sempre provati in negozio: difficilissimo, se non conosciamo la vestibilità del marchio scelto, azzeccare la taglia ed il modello online.
Molti brand tra l’altro ci propongono dei jeans ben elasticizzati e questo è un bene non solo per poterli indossare con facilità (evitando di contorcersi sul letto), ma anche per la salute delle nostre gambe.
LE MARCHE DI JEANS CONSIGLIATE DA 50ENNI.BLOG
Non si può che iniziare da Levi’s: pochi modelli, ma che resistono sempre con coraggio a tendenze e mode.
Morbidissimi i Mother Denim, effetto cachemire, che impazzano dal qualche anno tra le Dive di Hollywood.
Nella mia lista dei desideri un altro paio di 7 for all mankind: molto femminili e comfort garantito, un po’ costosi…
Hollister e Abercrombie si adattano poco a mio avviso alla forma del nostro corpo (e purtroppo per i nostri figli Abercrombie sta per chiudere tutti i negozi italiani).
Sempre divertenti i Dsquared, i Diesel con la linea Velvet Denim, morbidissimi, ed i Replay.
Più classici i Calvin Klein, gli Armani Jeans, i Roy Rogers ed i Pepe Jeans,
In Italia Liu-Jo ha creato qualche anno fa i jeans Bottom-Up, copiati poi da altri marchi: confortevoli e decisamente efficaci nel tirare su il nostro “sederino”.
A prezzi decisamente abbordabili, se ci si vuole togliere uno sfizio, quelli di Zara, di Benetton, di Bershka e quelli di Gap,con il modello storico 1969.
E voi siete tipe da jeans come me?
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